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IL GRANDE ALBERTO SORDI SI E’ SEMPRE RIFIUTATO DI COMPARIRE NELLE PUBBLICITA’, MA UN’ECCEZIONE C’E’ E INTERESSA IL BUON BERE: SUO UNO STORICO “CAROSELLO” FATTO PER LE “BOLLICINE” DELL’ASTI GANCIA

Se si esclude qualche apparizione e comunicazione di carattere sociale (celebri le ultime a favore della Chiesa italiana), il grande Alberto Sordi è passato alla storia anche per essersi sempre rifiutato di “vendere” la propria immagine alla pubblicità. Ma il vino, è risaputo, fa miracoli. E allora si scopre che in realtà un “Carosello” (primo e unico) l’Albertone nazionale l’ha girato, e riguarda proprio il mondo del buon bere. L’apparizione fu fatta per la Gancia di Canelli, anche in virtù dell’amicizia che legava Sordi a quella famiglia di imprenditori. Si dice poi che l’attore amasse molto l’Asti Spumante, tanto che la Casa Gancia divenne, da quell’episodio, un suo discreto fornitore. Ma Sordi amava l’Asti come amava il vino in generale, come dimostra un’altra storica apparizione a Vinitaly 2002 quando, ospite della Regione Lazio, divenne l’autentico mattatore della giornata.

“Ho amato il vino - ricordò in quella giornata - perché sono di una generazione che ha fatto la guerra e il vino non mancava, mancava il resto. Insomma c'era più vino che acqua. Così, in quegli anni, mi sono nutrito solo di vino. Anzi mi ci sono fatto anche il bagno perché dicevano che faceva bene”.

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