Il fascino intramontabile dei suoi “grandi classici”, che, nel calice, hanno conquistato il mondo, la curiosità che ruota intorno alle sue perle enoiche meno conosciute, ancora, in gran parte, tutte da scoprire: prende il via domani, con “PrimAnteprima 2022” firmata da Regione Toscana, Camera di Commercio Firenze, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, che accenderà i riflettori sulle nuove annate del vino regionale. Simbolo dalla Toscana (e d’Italia) nel mondo, e motore economico di un settore che, con le sue denominazioni più blasonate e tanti vini sulla cresta dell’onda, nel 2021 ha mosso un export da 1,1 miliardi di euro (+16% sul 2020, con la Toscana che tra le “big” è la Regione che cresciuta di più secondo i dati Istat analizzati da WineNews), attrae turismo da tutto il mondo, e mantiene un appeal che vede i suoi pregiati vigneti al centro di importanti compravendite anche nel 2022. E dalla “rinascimentale” bellezza dei suoi territori al successo dei suoi vini nel mondo, una Toscana del vino “rock” brinda con una delle più grandi rockstar italiane di sempre: Gianna Nannini, testimonial d’eccezione della sua terra d’origine, la Toscana, e Siena in particolare, il cui nome da sempre porta nel mondo insieme ai suoi tanti successi, proprio come fa il vino. E che l’autrice di “America” e “Fotoromanza”, “Bello e impossibile” e “I maschi”, “Un’estate italiana” e “Meravigliosa creatura”, “Amandoti” e “Sei nell’anima”, produce alla Certosa di Belriguardo, l’azienda immersa nelle colline a due passi da Siena che ha rilevato dalla sua famiglia per fare lei stessa “vini rock”. E che sarà tra i protagonisti della conferenza di apertura della kermesse di scena, domani, insieme, tra gli altri, al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la Vicepresidente e Assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi ed il presidente Avito (il Consorzio dei Consorzi di tutti i Vini di Toscana, ndr) Francesco Mazzei. Con la Nannini protagonista anche della cena di gala delle “Anteprime di Toscana”, che sarà di scena con i Consorzi e i vertici del mondo del vino di Toscana nel monumento simbolo della loro terra: il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, tra opere e capolavori dell’arte come i rinascimentali, affreschi del Vasari in cui anche i territori del vino toscano sono magistralmente raffigurati.
Poi, toccherà alla “Settimana delle Anteprime di Toscana” vera e propria, nella quale i Consorzi presentano le nuove annate: a Firenze, domenica 20 marzo tocca a “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, a cura del Consorzio Chianti e del Consorzio Morellino di Scansano, mentre lunedì 21 e martedì 22 marzo sarà la volta della “Chianti Classico Collection”, a cura del Consorzio Chianti Classico (il leitmotiv delle degustazione e dell’allestimento sarà il territorio del Chianti Classico e la sua suddivisione in Unità Geografiche, il nuovo percorso che la denominazione ha deciso di intraprendere); martedì 22 e mercoledì 23 marzo “Anteprima della Vernaccia di San Gimignano”, a cura del Consorzio Vernaccia di San Gimignano, nella “Manhattan del Medioevo”; mercoledì 23 e giovedì 24 marzo “Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano”, a cura del Consorzio Nobile di Montepulciano Toscana, nella cittadina “perla” del Rinascimento; venerdì 25 marzo si torna a Firenze per “Anteprima L’Altra Toscana”, a cui partecipano il Consorzio di Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Colline Lucchesi, Consorzio Doc Cortona, Consorzio Maremma Toscana, Consorzio Montecucco, Consorzio Orcia, Consorzio Terre di Casole, Consorzio Terre di Pisa, Consorzio Doc Valdarno di Sopra.
Focus - “Chianti Classico Collection 2022”: il leitmotiv sarà il territorio del Chianti Classico e la sua suddivisione in Unità Geografiche
Il leitmotiv di degustazione e dell’allestimento della “Chianti Classico Collection 2022” (21/22 marzo, Stazione Leopolda: 180 le cantine del Gallo Nero, con produttori in presenza, per 650 etichette in degustazione, di cui 161 Chianti Classico Riserva e 125 Gran Selezione) sarà il territorio del Chianti Classico e la sua suddivisione in Unità Geografiche, il nuovo percorso che la denominazione ha deciso di intraprendere.
Il progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive è un’importante tappa nel percorso di valorizzazione delle caratteristiche distintive del Chianti Classico: una strada che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione del Gallo Nero sempre più in alto nelle classifiche internazionali dei vini di qualità, incrementandone la notorietà, il prestigio e la diffusione sulle tavole di tutto il mondo.
Questa nuova suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, porterà a indicare in etichetta (in una prima fase solo sui vini Chianti Classico Gran Selezione) il nome del comune o della frazione, rafforzando la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentando la qualità in termini di identità e territorialità, consentendo al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolando la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta.
L’introduzione del nome del comune o della frazione in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine. Per questo sono state individuate e delimitate 11 aree nella zona di produzione del Chianti Classico, distinguibili in base alla combinazione unica di fattori naturali (composizione del suolo, microclima, giacitura dei vigneti, ecc.) e fattori umani (storia culturale, tradizioni locali, spirito di comunità): San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio.
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