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Il lavoro di una vita, donato all’Università di Davis: ecco il regalo che Hugh Johnson, decano dei wine writer, ha deciso di fare alla collettività. Ci sono tutte le note di degustazione, ma anche gli appunti per la stesura del “World Atlas of Wine”

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Il decano dei wine writers Hugh Johnson

Il lavoro di una vita, donato all’Università della California di Davis: ecco il regalo che Hugh Johnson, decano dei wine writer, per anni columnist del magazine Uk “Decanter”, ma anche autore di libri diventati pietre miliari nella cultura enoica, ha deciso di fare alla collettività. Ci saranno tutte le sue note di degustazione, e sono migliaia, ma anche gli appunti buttati giù durante la stesura del “World Atlas of Wine”, scritto, nelle ultime edizioni, a quattro mani con la Master of Wine Jancis Robinson, che il “Decanter Man of the Year” del 1995 consegnerà all’istituzione californiana durante una cerimonia ufficiale, di scena stasera di fronte a 160 tra studenti e professionisti del vino.
“Hugh Johnson - ha spiegato il professore di scienze del vino e del cibo della Davis, Axel Borg - ha creato il concetto vino nel mondo, ha dimostrato la popolarità degli atlanti del vino e che c’è una vita al di fuori dello scrivere di vino”. Importante, per il professore emerito di Inglese, Thomas Pinney, autore di “A History of Wine in America”, sarà anche il contributo che l’esperienza di Johnson potrà dare al processo di scrittura dei laureandi, che possono già contare sulla più grande biblioteca del vino del mondo, che conta ben 30.000 libri, compresa una collezione di manoscritti e mappe del 1450-1900, oltre a testi dei leggendari wine writers americani Leon D. Adams e Roy Brady.

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