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Il Lido 84 di Riccardo Camanini al vertice della “Europe Top Restaurants” 2022

Nella top 150 di Opinionated About Dining, al n. 1 si conferma l’Alchemist di chef Rasmus Munk. Le 20 (+2) tavole italiane

Aspettando la “The World’s 50 Best Restaurants” 2022, la classifica sponsorizzata da S.Pellegrino & Acqua Panna, che il 18 luglio, a Londra, svelerà il top della ristorazione mondiale, la “Europe Top Restaurants” 2022, la classifica dei 150 locali migliori del Vecchio Continente, firmata da Opinionated About Dining, e basata su più di 200.000 recensioni firmate da 6.000 food lovers, proprio come un anno fa, incorona la cucina del Nord Europa, con l’Alchemist di chef Rasmus Munk, a Copenaghen, al primo posto, seguito dal Restaurant Frantzén di Björn Frantzén a Stoccolma e dall’Etxebarri di Victor Arguinzoniz ad Axpe (Spagna). Il podio è lo stesso del 2021, così come il primo ristorante italiano in classifica, il Lido 84 di Riccardo Camanini, a Gardone Riviera, alla posizione n. 6.

Per l’alta ristorazione italiana, nel complesso, si registra un interessante rimescolamento, con qualche new entry e altrettante uscite da una top 150 in cui trovano posto, in tutto, 20 (+2) grandi tavole del Belpaese. Innanzitutto, troviamo l’Uliassi di Mauro Uliassi, a Senigallia, che sale in 11esima posizione (dalla 36 dello scorso anno), quindi il St. Hubertus di Norbert Niederkofler, a San Cassiano, in 13esima posizione (dalla 19 del 2021), e l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena, al n. 15 (dalla 17 di un anno fa). Perde qualche posizione Le Calandre dei fratelli Alajmo a Rubano, al n. 25, seguiti dal Reale di Niko Romito a Castel di Sangro alla posizione n. 29, e dal Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba (n. 31). Meritano una menzione il Mirazur di Mauro Colagreco a Menton (n. 43), chef argentino ma con le radici ben piantate in Italia, e il Lasarte di Paolo Casagrande, chef veneto affermatosi a Barcellona (alla posizione n. 77).

Le prime due new entry sono il Marzapane di Francesco Capuzzo Dolcetta & Guglielmo Chiarapini, a Roma, alla posizione n. 54, e il mitico D’O di Davide Oldani a San Pietro all’Olmo, alla posizione n. 59, giusto davanti al re degli stellati Michelin d’Italia, Enrico Bartolini, al Mud di Milano (n. 60). Alla posizione n. 65 sale, quindi, il Contraste di Matias Perdomo, sempre a Milano, davanti ad un altro nuovo ingresso in classifica, quello di daGorini di Gianluca Gorini a Bagno di Romagna (n. 72), ed a L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann, a Dolegna sul Collio (n. 82). Alla posizione n. 88 ecco il Torre del Saracino di Gennaro Esposito, a Vico Equense, seguito dal Kresios di chef Giuseppe Iannotti, a Telese Terme, alla posizione n. 96 e dal Materia di Davide Caranchini, a Cernobbio (n. 107). A chiudere il plotone dei ristoranti italiani nella “Europe Top Restaurants” 2022, il Condividere di Federico Zanasi (n. 108) ed il Del Cambio di Matteo Baronetto (n. 121), entrambi a Torino, Casa Perbellini di Giancarlo Perbellini a Verona (n. 142) e il Ristorante Quadri di Silvio Giavedoni & Sergio Preziosa a Venezia (n. 150).

Risalendo la classifica, è interessante ricordare il resto della Top 10, con lo Schloss Schauenstein di Andreas Caminada & Marcel Skibba a Fürstenau (Svizzera) alla posizione n. 4, il Bagá di Pedro Sanchez a Jaén (Spagna) alla n. 5, il Restaurant Quique Dacosta di Quique Dacosta a Dénia (Spagna) alla n. 7, il Geranium di Rasmus Kofoed di Copenaghen al n. 8, il Kadeau Bornholm di Nicolai Nørregaard a Bornholm (Danimarca) al n. 9 e il De Librije di Jonnie Boer a Zwolle (Olanda) al n. 10. Tra i grandi nomi della ristorazione mondiale, da segnalare il Diverxo di David Muñoz a Madrid (n. 12), il Noma 2.0 di Rene Redzepi a Copenaghen (n. 18), il El Celler de Can Roca di Joan Roca a Girona (n. 26), l’Hiša Franko di Ana Ros a Kobarid, in Slovenia (n. 32), il Fat Duck di Heston Blumenthal a Bray, in Uk (n. 37), e, tra gli altri, il Martín Berasategui di Martín Berasategui a Lasarte, in Spagna (n. 46).

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