Cos’è il lusso? Se per i consumatori del mondo è soprattutto rappresentato da gioielli e orologi (71,2%), e da vestiti e accessori firmati e di design (53,6%), sul podio (indicato dal 45,6% delle persone), c’è anche avere una collezione di vini e di distillati. Che viene prima di viaggi e vacanze (40%), arte (37%), proprietà immobiliari (31%), e ancora, tra le altre cose, mangiare cibi esotici (22%) e cenare al ristorante (14,8%). Emerge da un sondaggio di Gwi, agenzia ricerca inglese, che ha sondato le opinioni di oltre 10.000 persone in Paesi come Cina, Giappone, Francia, Regno Unito e Usa. Dalla ricerca, in particolare, emerge che se baby boomers concepiscono come lusso soprattutto l’andare per Spa e centri benessere, la Gen X punta all’arte e la Gen Z alla tecnologia, i Millennials sono coloro che per lusso intendono soprattutto l’andare fuori per condividere un drink o un calice. E se i termini più associati al lusso, in generale, sono “costoto” (62%), edizione limitata (53%), “qualità artigianale” (52%), “personalizzato” (47%) e “raro” (44%), le caratteristiche che un brand del lusso deve avere sono, soprattutto, oltre all’essere “di lusso” (30%), l’essere unico (24%), elegante (23%) e senza tempo (20%). Perché si compra qualcosa di lusso, vino incluso? La prima risposta è per ricompensarsi (39%), e poi per il gusto del possesso di qualcosa di qualità e di ben fatto (33%). Il compleanno, non a caso, è l’occasione di acquisto di bene di lusso più frequenti (33%), seguita dagli anniversari (22%%). E i negozi fisici sono ancora i luoghi di acquisto di gran lunga preferiti 47,8%) per comprare beni di lusso, come una grande bottiglia, ma il 28,1% si affida anche all’on-line.
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