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IL MADE IN ITALY? SVETTA NELLA CLASSIFICA UE DELLE ECCELLENZE, GRAZIE ALLA RICCHEZZA CULTURALE, ENO-GASTRONOMICA, ARTISTICA. L’INGHILTERRA E LA GERMANIA I PAESI DOVE MAGGIORMENTE SI APPREZZA IL MADE IN ITALY

Quindici le “perle del Made in Italy” che vengono segnalate sui quotidiani esteri come le migliori dell’Europa. Da “El Pais” a “Le Figaro”, dal “Die Weit” al “Times”. La stampa internazionale mette al primo posto le eccellenze del Bel Paese: moda, gastronomia, design e arte. La lista è stata stilata in base ai dati, raccolti da una ricerca dell’Osservatorio “Nathan il Saggio” e commissionata dall’imprenditore Stefano Todini.

La ricerca analizza oltre 50 testate europee nel periodo tra il 1 gennaio 2008 al 15 maggio 2009. Al secondo posto di questa particolare classifica, c’è la Germania, dove vengono segnalate 11 eccellenze, seguita da Francia, Spagna e Inghilterra. Ben 2.500 gli articoli dedicati all’Italia e alle sua ricchezza culturale, enogastronomica e artistica, che le hanno portata al primo posto.

L’Inghilterra e la Germania sono i Paesi dove maggiormente si apprezzano le risorse del Made in Italy.

Ma cosa scrivono i giornali stranieri su di noi? Vediamo qualche esempio. Il giornalista Tim Jepson della testata inglese “Telegraph” il 10 aprile 2009 raccontava che “guidando lungo la strada montana che collega Norcia con la pianura, i panorami sono emozionanti, lasciano di stucco. La vista si apre davanti a voi, si potrebbe camminare a volontà per i campi. Visitate Castelluccio, uno dei villaggi italiani collocati più in alto, conosciuto per le sue piccole e dolci lenticchie. Norcia, una deliziosa piccola città è un centro gastronomico rilevante conosciuto per i suoi prosciutti, tartufi e formaggi di montagna”. Il settimanale “Hello”, invece, il 12 maggio dedicava un titolo all’Umbria, perchè “cuore verdeggiante dell’Italia. Se siete desiderosi di un’avventura all’aria aperta - era scritto nell’articolo -, che unisca storia e buon cibo, se siete conoscitori del buon vino, l’Umbria potrebbe essere una meta da inserire tra i vostri progetti di vacanza quest’estate. Situata tra Toscana e Lazio, l’Umbria unisce un architettura meravigliosa e festival locali molto graziosi il tutto in un paesaggio verde e fertile. Le dolci colline ricche di faggeti e coltivazioni offrono un mondo di attività all’aria aperta, tra cui il trekking, le gite in mountain bike, le cavalcate e le arrampicate. Altre alternative sportive includono il rafting, la canoa, il kayak e la pesca mentre il Lago Trasimeno è adatto per chi fa windsurf e kite surf. L’area e’ famosa per i suoi tartufi, bianchi e neri, ragù di cinghiale e olio d’oliva. Un’altra specialità degna di essere provata sono i Baci, fatti nel capoluogo di provincia, Perugia, famosissimi in tutta la penisola”.

Non solo. Molto apprezzato dalla stampa estera è il Piemonte. Il giornalista John Brunton il 20 luglio così lo raccontava sul “Guardian”: “Vigneti lussureggianti, splendidi alberghi, campagna selvaggia. Nessun altro posto in Italia e’ in grado di soddisfare come il Piemonte le esigenze dei viaggiatori alla ricerca di una combinazione di vini pregiati, gastronomia e bellissimi paesaggi … è possibile incontrare i vigneti dai quali vengono prodotti i più rinomati vini rossi italiani - Barolo, Barbaresco, Barbera - e quelli bianchi, quali Spumante, Moscato e il meno noto Arneis. I produttori di vini in questa zona dispongono per lo più di piccole proprietà, gestite dalla stessa famiglia per generazioni. Offrono non soltanto la possibilità di degustare i vini nelle loro cantine: molti di essi offrono anche un’economica sistemazione in ‘agriturismo’ grazie alla quale e’ possibile entrare in diretto contatto con i viticoltori … Per chi volesse viziarsi per un paio di notti, ecco un’allettante selezione di antichi castelli, monasteri e palazzi trasformati in hotel di lusso”.

Dall’Inghilterra si va alla Francia. In un articolo di “Le Figaro” nel 2008 si parlava di “Made in Italy, tornato ad essere un punto di riferimento in ogni continente”. Poi, in Germania: il quotidiano tedesco “Die Welt” ha esaltato più volte il settore del lusso e della moda; il “Süddeutsche Zeitung”, invece, ha apprezzato di più la cultura italiana di cui “da sempre - si legge in un articolo - soprattutto dagli anni ‘70 con la scoperta di autori come Pasolini, la Ginzburg, Levi, Calvino e fino ai giorni nostri con nomi come Maraini, Saviano e De Crescenzo, i tedeschi hanno nutrito costantemente grande curiosità”. Sul “Times”, infine, non mancano recensioni su libri gialli di autori contemporanei italiani, “come Camilleri, Lucarelli, Carofiglio. Tutti sono degni di essere letti”.

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