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Il Mattino

Il Taurasi in banca: con i "Radici Futures" ora si acquistano le annate in botte ... Volete un Taurasi della vendemmia 2000 che solo tra un paio d’anni uscirà in bottiglia? Da lunedì 14 ottobre sino a gennaio potete andare in una qualsiasi filiale del Banco di Napoli ed acquistare uno dei 5000 certificati di collocamento. Se poi con l’andare del tempo cambiate idea potete rivenderlo sul mercato così come si fa con un qualsiasi future, magari guadagnandoci anche qualcosa se nel frattempo il suo valore è salito.
Questa, in sintesi, la nuova operazione lanciata dalla Mastroberardino in collaborazione con l’istituto di credito partenopeo. La vendita en primeur del vino non è certo una novità in Italia dove già da cinque anni viene regolarmente effettuata a Montalcino e nelle Langhe, ma la storica azienda di Atripalda è la prima nel Mezzogiorno a tentare questa strada dopo aver già fatto un «assaggio» più che positivo sul mercato finanziario con il Naturalis Historia, altro suo vino di punta, in collaborazione con la Popolare dell’Irpina.
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina a via Toledo da Piero Mastroberardino e da Luigi Mastrapasqua, responsabile dell’Area Commerciale della banca. Dopo la presentazione di uno studio economico sulla crescita della viticoltura nel Mezzogiorno presentato qualche mese fa, Banconapoli conferma il suo interesse nel settore.
Il vino, ben conosciuto dagli appassionati e dal grande pubblico, è il Radici Taurasi, l’unica denominazione d’origine controllata e garantita del Sud che proprio a Mastroberardino deve la sua esistenza. Quando infatti in Campania c’era l’alluvione di vini di altre regioni e pochissimi credevano ancora sui vitigni autoctoni, l’azienda irpina, insieme a poche altre, ha proseguito determinata nella sua strada invogliando i contadini a conservare l’aglianico, il greco di Tufo e il fiano di Avellino senza cedere alle lusinghe dei più produttivi trebbiano, momtepulciano, sangiovese e cabernet che pure hanno fatto capolino un po’ovunque in Campania negli anni Settanta.
Vediamo nel dettaglio l’operazione. Radici Future offre a chi lo desidera la possibilità di sottoscrivere certificati di 32 bottiglie delle annate comprese tra il 1996 e il 2001. Le prime tre, per un totale di 14 bottiglie, sono già disponibili al momento della sottoscrizione del certificato mentre le altre saranno consegnate al termine del periodo di affinamento. Inoltre l’intesa tra Mastroberardino e Banconapoli prevede anche la polizza assicurativa per garantire le bottiglie da ogni tipo di rischio e la fidejussione bancaria in caso di mancata consegna del prodotto. Il prezzo di ciascun Radici Future è di 448 euro.
Così l’azienda irpina si conferma attenta alle novità di mercato conservando però la tradizione. In questo contesto rientra la vendemmia di sciasciano e piedirosso fatta nell’area archeologica di Pompei d’intesa con la Soprintendenza per far riportare alla luce il vino dei romani. Un’operazione partita nel 1999.

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