Il Mattino

Anteprima a Montalcino: ecco il Brunello ’98,
e il Chianti 2001 prende cinque stelle ... In attesa di smaltire le delusioni di una annata difficile, da dimenticare al punto che Biondi Santi ha deciso di non produrre il 2002, le aziende di Brunello di Montalcino si consolano celebrando le ultime grandi vendemmie finalmente in commercio.
Ancora una volta il grande rosso toscano, infatti, è il vino dei record: l'eccezionale qualità della vendemmia 1997, definita dalla critica internazionale la migliore del secolo, ha fatto salire quest’anno il prezzo del famoso vino toscano a 1.179 euro al quintale, con un balzo in avanti del 20,4%, il più alto in Italia. Il Brunello si piazza così in vetta alla classifica nel mercato degli scambi all'origine dei vini doc e docg d'Italia. Il prezzo alto non gli ha fatto perdere appeal sul mercato americano dove anche lì sono stati polverizzati tutti i record. Riposando su questi allori il Consorzio del Brunello presenta l’anteprima 1998 e la Riserva 1997 in questo fine settimana, ultima pezzo del trittico toscani iniziato con il Chianti (5 stelle all’annata 2001) e proseguito con il Nobile di Montepulciano.
Il rosso, insomma va: le ultime ricerche parlano del vino di qualità come nuovo oggetto del desiderio e vede ormai le donne, soprattutto ancora nel Centro Nord, toccare la quota record del 40% di mercato.
Un momento magico che continua e che vede il Mezzogiorno sempre più protagonista. Anche Mastroberardino, come Biondi Santi, ha deciso di non produrre Taurasi 2002 mentre una degustazione della docg campana organizzata dall’Amira di Paestum ha fissato il podio del 1998 in una degustazione cieca: primo il Macchia dei Goti di Caggiano, secondo il Selve dei Luoti dei Feudi San Gregorio, terzo Auras di Contrade di Taurasi.