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Il mercato del largo consumo chiuderà il 2017 con volumi di crescita attesi del +1,6% e una lievitazione dei fatturati pari al +2%: ecco il preconsuntivo elaborato da Iri, che prevede buone performance anche per il 2018

Il mercato del largo consumo chiuderà il 2017 con volumi di crescita attesi del +1,6% e una lievitazione dei fatturati pari al +2,0%. In questi ultimi 12 mesi, infatti, i fattori climatici (l’intenso freddo dell’inverno scorso e l’estate molto calda) hanno stimolato una significativa crescita dei volumi di alimentari e bevande, con effetti positivi sul bilancio annuale. Questo, insieme alle buone attese sul 2018, emerge dal preconsuntivo 2017 che ha elaborato Iri, azienda specializzata nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il retail e lo shopper, considerando il “totale largo consumo confezionato” in Italia in diversi canali di vendita (ipermercati, supermercati, libero servizio piccolo, drugstore e discount) (www.iriworldwide.com).
Nel 2017 i prezzi hanno risentito in parte delle pressioni provenienti dalle componenti volatili (costo materie prime, eventi climatici anomali, ecc.), che hanno spinto soprattutto gli alimentari, ma grazie anche al sostegno del clima favorevole e dai nuovi trend di domanda (sempre più coerenti con i nuovi stili di vita delle famiglie) lo sviluppo degli acquisti alimentari è stato positivo. Da sottolineare che il comportamento degli italiani è ancora un attore principale dell’andamento dei prezzi medi che salgono grazie al maggior valore dei prodotti inclusi nel proprio basket di spesa.
Per il 2018, il bilancio atteso è per una crescita delle vendite a volume pari al +0,7% e a valore del +1,1%, grazie ad un’ulteriore evoluzione dei prezzi stimata nel +0,5%. Le attese sono buone, quindi, anche se i risultati saranno probabilmente più modesti rispetto alla chiusura del 2017, perché difficilmente si potrà riproporre un clima altrettanto favorevole ai consumi stagionali, e questo attenuerà probabilmente la crescita.

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