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Il Messaggero

L’ultima indagine del Crea, record in Piemonte … Alle stelle i prezzi dei vigneti Barolo e Montalcino al top… AAA Vendesi terreni agricoli. Per chi ha buone disponibilità ecco i meleti in Trentino – Alto Adige tra i 400 e i 700 mila euro a ettaro o le coltivazioni di fiori di Albenga in Liguria, tra i 280 e i 500 mila a ettaro. I più economici sono i pascoli in Calabria, a circa mille euro all’ettaro. Il mercato delle compravendite fondiarie è ormai da sei anni consecutivi in lenta ma costante crescita, come dimostrato anche dall’ultima indagine del Crea, che fa capo al ministero dell’Agricoltura. Le valutazioni più alte in assoluto le raggiungono alcuni vigneti di Barolo in Piemonte (fino a 2,3 milioni a ettaro), e intorno al milione a ettaro i filari di Bolgheri e Montalcino in Toscana e Caldaro in Alto Adige. E ancora Trento, Valdobbiadene, Bressanone. “È naturale che i valori della terra siano connessi alle produzioni che nascono”, commenta Alessandro Regoli, direttore di WineNews. “La qualità riconosciuta conta e – spiega – non è un caso che i vigneti più preziosi da un punto di vista economico siano anche quelli da cui nascono i vini più celebrati dalla critica”. Con una ricaduta positiva su tutto il territorio. A Montalcino, dove si è appena celebrato Benvenuto Brunello (con l’annata 2021) hanno dimostrato che ogni volta che nel territorio viene stappata una bottiglia di Brunello l’impatto positivo è di 117 euro, il quadruplo rispetto al valore della bottiglia. “L’enoturismo è un moltiplicatore di ricchezza”, commenta il presidente del Consorzio Giacomo Bartolommei. Volendo investire bisogna puntare alle eccellenze. “Non solo del vino – precisa regoli – perché oltre alla bontà del prodotto, si guarderà alla bellezza dei luoghi, in un’ottica di turismo del vino e del gusto in generale sempre più importante. Tutti cerchiamo non solo cibo di qualità, ma esperienze più organiche, quali olistiche, dove la sinergia tra produzioni agroalimentari, paesaggi, ristorazioni e accoglienza farà la differenza”. Occhio, quindi, “ad alcuni territori che sono in parte già affermanti ma ancora giovani e con una grande potenzialità di sviluppo, non tanto produttivo, ma valoriale”. Come il caso dell’Etna (già 100 mila euro a ettaro), l’Irpinia e il Cilento in Campania (da 25 a 60 mila), il Vulture in Basilicata (30 mila), la Gallura del Vermentino in Sardegna (35 mila euro). Nel Centro Italia Montefalco in Umbria vale intorno a 46 mila euro a ettaro, contro i 35 mila di Orvieto. Nelle Marche si viaggia intorno ai 50 mila a ettaro; in Abruzzo punte fino a 65 mila. Nel Lazio i sono i Castelli Romani ad attrarre, con picchi per alcuni vigneti ben esposti fino a 100 mila euro.

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