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IL MESSAGGERO VENETO

Prosecco boom a Londra: va meglio dello champagne ... Le bollicine di Friuli e Veneto hanno fatto registrare una crescita del 78% in un anno. Esperti ed enologi confermano che la vendemmia 2015 sarà molto favorevole ... Le scorte sono quasi esaurite (e il prezzo pagato ai viticoltori è arrivato a 2,60 euro al litro), la vendemmia 2015 si preannuncia eccezionalmente favorevole, le esportazioni vanno a gonfie vele. Il Prosecco, coltivato in oltre 3.700 ettari in Friuli, sta diventando un vino sempre più importante e un business sempre più allettante, con i suoi 300 milioni di bottiglie.
L’ultima notizia di spessore arriva dall’Inghilterra, dove il Prosecco sta andando fortissimo, meglio dello champagne. Il Prosecco continua a correre a velocità altissima nel Regno Unito: nelle ultime 52 settimane monitorate da Iri nel canale off trade, fatto di supermercati, convenience store ed enoteche (il dato è aggiornato al 18 luglio), le celebri bollicine italiane hanno visto una crescita del 72 per cento in valore, arrivando al record di 338 milioni di sterline, e del 78 per cento in volume, per 37,3 milioni di litri.
Molto meglio, in termini assoluti, dello champagne, che nel mercato britannico è stato superato nettamente dal Prosecco: le bollicine francesi sono cresciute appena dell’1,2 per cento in valore, a 250 milioni di sterline, mentre i volumi sono addirittura diminuiti, sebbene solo del -0,4 per cento, a 9,8 milioni di litri.
Evidente, riferisce il sito WineNews, che il prezzo medio dello champagne sia ancora più alto di quello del Prosecco (i distributori chiedono infatti di mantenere l’ottimo rapporto qualità-prezzo per il vino del Nordest), fatto sta che i numeri dicono di un successo made in Italy che da moda è diventato ormai un fenomeno più che consolidato in uno dei mercati più importanti del mondo.
Come dimostra anche il fatto che, sebbene la stampa anglosassone parli del primo storico sorpasso del Prosecco sullo champagne nel Regno Unito, in realtà si tratta di un corposo allargamento della forbice visto che, nel 2014, sempre secondo i dati Iri, il Prosecco, con 21 milioni di litri venduti, aveva fruttato 182 milioni di sterline, contro i 141 milioni di sterline realizzati dallo champagne (anche se con soli 6,5 milioni di litri).
Decisamente male, invece, il cava spagnolo, a -11 per cento in valore, per 18,5 milioni di sterline, e -16,5 per cento in volume, a 2 milioni di litri. In un mercato, quello inglese, tra i più importanti del mondo, che nel complesso, nelle 52 settimane monitorate da Iri, ha visto gli sparkling wine (vini frizzanti) crescere del 28,6 per cento in valore, a 585 milioni di sterline, e del 28 per cento
in quantità, a 68 milioni di litri.
Il Prosecco fa grandi numeri anche negli Stati Uniti e in Canada, oltrechè in Germania e nei Paesi del Nord Europa. E c’è pure un primo tentativo di approccio al mercato cinese, che promette molto per il futuro.

Maurizio Cescon

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