Il Messaggero

Il vino - Salone, festival, guide:la sfida è lanciata ... L’Italia del vino prepara il suo sprint. Il traguardo è Natale, punto di svolta, con i bilanci del dopo-vendemmia, i piani per il 2002 delineati, il top d’affari per la clientela. Preparare il rush vuol dire fare il pieno. E il carburante, qui, si chiama comunicazione. Se la pista dei produttori è export, ristoranti, enoteche, gdo, ai box fremono gli uomini delle Guide e degli expò. Che corrono un loro gran premio (e la pista è per gli uni in libreria, per gli altri la caccia a operatori e buyer). Ci aspetta un novembre davvero rovente. E sarà il più pieno di sempre. Il valzer delle Guide parte a Roma, Hilton, 4 novembre, da quella dell’Ais, 55.000 copie e tutto nell’arena del mercato. Con ambizioni grandissime. Ne riparleremo in dettaglio presto. Ai blocchi è pronto il Gambero-Slow Food (tra i 3 bicchieri, ora noti, un tot di segnalati in questo spazio, dal Barolo Marchesi di Barolo a Raccaro, Voerzio, Molino, l’Abruzzese di Valentini e Masciarelli, il Brunello di Palmucci: e scegliete voi stavolta con quale brindare). E il 10 a Merano, apre il Wine Festival, tanto prestigio messo in cascina in pochi anni. Ma le novità, si sa, rubano l’occhio e attizzano la curiosità. E la prima novità quest’anno si chiama Salone di Torino, al Lingotto, 15-18 novembre, parto dell’ “inventore” del Motor Show, mister Cazzola, che si è già assicurato 600 espositori, prepara un calendario di eventi fittissimi (al Lingotto sfilano anche le Guide di Maroni e Veronelli) e medita un Centro Studi permanente sul vino, che al settore può dare certo qualcosa. Tra le Guide debutta invece L’Espresso, affidandosi ad Alessandro Masnaghetti: vernice a Milano il 21 novembre. E derby con la concorrenza che tracima dal terreno solido della ristorazione all’arena delle cantine. Al di là dei premiati, anche questa new entry importante marca un successo collettivo.Il segnale è che ora, occuparsi di vino è un must.