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Il Messaggero

Prosecco agrumato per frutti di mare crudi ... Cinquant’anni e non sentirli, come si userebbe dire alla Fiera delle banalità. Oppure averli ma non dimostrarli, per rimanere nel campo delle ovvietà più disarmanti. Fatto sta che poi, quando è veramente il caso di sottolineare certi dati anagrafici per sintetizzarne i segnali più ammirevoli, evitando di cadere nelle maglie della retorica, persino i migliori aggettivi sembrano circostanza. Anche per il vino è così. Qualora si provi a far riferimento ad una cantina che abbia appena girato la boa del mezzo secolo di vita, il tranello dell’elogio celebrativo è subito dietro l’angolo. A maggior ragione se si tratta di una cantina sociale. E, ancor più se l’oggetto principale della sua ragion d’essere è la produzione di un vino che, soprattutto in passato, ha sofferto fasi di approssimazione e banalizzazione che ne avevano smussato gli acuti più rappresentativi. E’ innegabile che fino a 10-15 anni fa gustare un Prosecco, per la stragrande maggioranza dei consumatori, significava affidare le proprie papille a bicchieri svogliati, prestati a bar e tavole calde enologicamente improbabili (quante volte la tragica proposta "Ci faccciamo un prosecchino?"), così intendendo bottiglie aperte da chissà quando, dalle fragranze imbarazzanti. Il merito delle aziende migliori è stato appunto quello di aver dato un giro di vite alla qualità e all’immagine di un prodotto così radicato nelle tradizioni di Conegliano e di Valdobbiadene. Ma si faceva cenno ad una cantina sociale: e questa è l’ulteriore nota positiva dell’evoluzione. Perché rendersi conto che anche una struttura cooperativa ha contribuito con decisione al rinnovamento, fa indubbiamente piacere. Sorta nel 1952, la Cantina Produttori di Valdobbiadene ha vissuto da protagonista le vicende del Prosecco sin dagli anni difficili del dopoguerra. Tra i produttori presentati in occasione del suo compleanno, merita attenzione il Superiore di Cartizze Dry Val d’Oca (13-14 euro), dal colore paglierino e con perlage fine e continuo. Olfattivamente si presenta con sentori tipici di fiori bianchi, mela ed agrumi, mentre in bocca è fresco, gradevolmente fruttato e amabile. Proprio un ottimo aperitivo, che potrebbe anche accompagnarsi bene ad un antipasto di frutti di mare crudi.

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