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Il Messaggero

Quell’Etna rosso dei Simply Red ... "Il Cantante": questo il nome scelto dalla voce solista dei Simply Red, Mick Hucknall, per l'azienda da lui acquistata alle pendici dell'Etna. E nella quale stanno affinandosi Etna Rosso e Nero d'Avola, che potremo però assaggiare solo nel novembre 2004. Da quando cioè, per ogni bottiglia che verrà acquistata, gli elementi del complesso hanno promesso di piantare un albero nei tanti luoghi del pianeta che visiteranno, durante il loro girovagare canterino.
Un nobile intento, quindi: come quello dell'azienda Villa Caplet. Che al Vinitaly ha presentato due vini (un Valpolicella e un Soave) con etichette che, oltre alle solite informazioni stampate, comprendono diciture in codice Braille per non vedenti: nel rispetto, finalmente, anche delle tante sollecitazioni giunte al riguardo dall'Unione Italiana Ciechi.
Complimenti, com'è ovvio: anche alla nuova collana presentata, sempre a Verona, da una casa editrice da sempre dedita al turismo, qual è la De Agostini. Frutto di un progetto che, come mai avvenuto prima, propone il vino come punto di partenza basilare per muovere poi alla ricerca delle più significative bellezze culturali e artistiche del nostro Paese. Sulle Strade del vino è il titolo della proposta editoriale, che arriva in questi giorni in libreria con le prime cinque uscite (Lazio, Abruzzo e Molise; Lombardia ed Emilia-Romagna; Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria; Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia; Toscana): ognuna di queste (176 pp, 10 euro) ricca di tanti itinerari, ruotanti attorno ai migliori vini delle zone prese in esame.
Il nettare di Bacco come polo d'attrattiva storico, estetico e geografico, una volta per tutte. Per brindare alla riscoperta di questa sua valenza, talvolta da qualcuno trascurata, sarà adatto allo scopo proprio un rosso emblematico del comprensorio laziale, specificamente di quello compreso tra Ciociaria e Frusinate. Il Cesanese del Piglio 2001 Velobra di Giovanni Terenzi (5 euro), dal colore rubino-violaceo, si propone al naso con ricordi di ciliegia, prugna, ribes e viola. In bocca è asciutto, immediato, di buon corpo, dal tannino pulito e piacevolmente innervato dalla rinfrescante acidità. Perfetto su pastasciutte al ragù, cannelloni e carni grigliate.

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