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Il Messaggero

Wine Show & Menfi, il siciliano che sa di fichi d’India ... Parte il Salone del Vino, con un programma veramente altisonante: da domenica a mercoledì, presso il Lingotto Fiere di Torino, incontri, convegni, dibattiti e presentazioni saranno pane quotidiano, per i tanti operatori e addetti a lavori che proveranno a tirar di conto su quanto di buono sta avvenendo nel mondo del vino, prevalentemente nell'ambito del commercio e degli affari. Proprio la giornata domenicale, inoltre, sarà completamente dedicata al pubblico degli enoappassionati. Dal mattino alla sera, costo d'ingresso 25 euro, l'utenza più curiosa avrà a disposizione il Salone tutto per lei, com'è giusto per coloro che realmente tessono le fila del mercato (per informazioni, www.salonedelvino.com). Da ieri poi, presso la Fiera di Milano, ha avuto inizio anche l'Expo dei Sapori, per un fine settimana assoluto sotto l'aspetto organolettico. Fino a martedì, infatti, anche lì se ne assaggeranno delle belle, e non solo inerenti al vino. Circa 900 espositori per tante ghiottonerie strepitose, con un'infinità di degustazioni guidate. Tra l'altro oggi pomeriggio Paolo Massobrio e Marco Gatti, esperti del settore, premieranno lì i Top Hundred:i loro cento migliori vini d'Italia, scelti prestando attenzione anche ai piccoli nomi, agli sconosciuti, ai nomi sottovalutati. Vini che sarà poi possibile assaggiare, per tutta la durata della Fiera, presso il Salotto di Papillon, allestito presso il padiglione 10 (per i dettagli,www.expodeisapori.it). Vedere tanto movimento attorno al vino, fa bene al cuore. Come ben sa l'Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo: per la quale nei giorni scorsi, nelle sale del St. Regis Grand di Roma, alcuni produttori della zona di Agrigento hanno allestito una degustazione di beneficenza, basata sul meglio della loro gamma. Tra questi le Cantine Sottesoli, il cui Menfi Mandrarossa Vendemmia Tardiva 2001 (18 euro), dorato con riflessi ambra-aranciati, ricorda al naso la pesca, gli agrumi, l'ananas, la banana e la papaia. In bocca è piuttosto caldo, dolce, rotondo, morbido: con un finale che vede ritorni di fichi d'India e di frutta esotica. Da provare proprio su una bavarese ai fichi d'India, o magari su qualche dolce tipico siciliano a base di pasta di mandorle.

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