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Il Messaggero

Alemanno: sull’alcol Sirchia sbaglia…“Sciocco opuscolo. Palerò con il ministro Sirchia e lo pregherò di non diffonderlo. Altrimenti bisognerà discuterne in consiglio dei ministri. Avevo invitato Sirchia a concordare questa campagna, cosa che non è stata fatta”. Il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno non usa mezzi termini e stigmatizza duramente la campagna contro l’uso dell’alcol da parte dei giovani che il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, sta per avviare. Data d’inizio della campagna “Attenti, l’alcol vi brucia il cervello” il 21 aprile.
Da Verona, il ministro ha respinto decisamente al mittente la proposta del collega della Salute.
Nell’opuscolo promosso dall’istituto superiore di sanità vengono utilizzate frasi minacciose come “L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena” e ancora “Io c’ero fino a un bicchiere fa”.
Da Vinitaly la Coldiretti, nel corso di una tavola rotonda contesta decisamente i tino della campagna annunciata dal ministero della Salute: “Nei vini italiani le sostanze antiossidanti che proteggono le arterie dell’invecchiamento, i cosiddetti polifenoli, sono contenute in misura doppia rispetto ai concorrenti californiani e addirittura quattro volte in più degli analoghi francesi”.
E ancora, secondo un’indagine Ismea-Acnielsen sui consumi extradomestici nel 2004 dopo cena fuori casa dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, dopo gli analcolici (19%), vengono scelte nell’ordine le bibite alcoliche di diversa natura (21%), la birra (16%) e per ultimo il vino solo nel 7,3% dei casi. Indagine svolta nei bari di discoteche, night club e sale da ballo.
Secondo il rapporto, il consumo di vino in valore di questi locali è addirittura inferiore a quello dei succhi di frutta: la quota di fatturato da alcolici rappresenta il 30,6% del totale, mentre il volume d’affari generato dal vino è pari a circa un decimo (3,5%) addirittura più basso, appunto, di quello generato dai succhi di frutta.

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