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Il Messaggero

Un Rosso di Montalcino per la fiorentina che è tornata… Dubbi, domande, perplessità o riserve, visti i tempi e i prezzi che corrono? Presto risolti, almeno per quel che riguarda il Consorzio del Brunello di Montalcino: perché chiunque volesse saperne di più sui vini del comprensorio, cioè Brunello, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant'Antimo, non dovrà far altro che collegarsi al relativo sito web (www.consorziobrunellodimontalcino.it) e cliccare, nell'apposito spazio, il numero presente sulla fascetta allegata alla bottiglia appena acquistata. Immediatamente, si potrà sapere quel che si vuole sui dati dell'azienda, o magari sui dati analitici del vino prescelto: un bell'esempio di tracciabilità e trasparenza, che vorrebbe fugare ogni pur minimo dubbio su uno dei prodotti più autorevoli del nostro Paese, oltre che istituire un tramite costante fra consumatori e produttori. In ogni caso, anche chi non amasse l'elettronica potrà comunque abbandonarsi al Rosso di Montalcino 2003 di Ciacci Piccolomini D'Aragona(13,50 euro), dai ricordi di viola, visciola, prugna e frutti di bosco. In bocca è un Brunello in piccolo: caldo e serbevole, tannico e corposo. La nostra fiorentina, finalmente sdoganata, non potrà godere di miglior compagnia.

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