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Il Messaggero

Chianti Classico per festeggiare il ritorno della fiorentina ... Citazione testuale: «Usando l'elettrolisi potremo trasformare all'istante vini giovani in vini maturi, risparmiando notevolmente sui costi; avremo un ciclo produttivo più breve, nessun bisogno di stoccaggio e nessun investimento in botti o barili». È uno scienziato giapponese a parlare, Hiroshi Tanaka, che con la sue equipe ha messo a punto un macchinario capace di trasformare, per via elettrica, il più fresco dei novelli nel più maturo dei vini rossi. Riservandosi di procedere analogamente con la vodka russa o con il sakè del suo stesso Paese, quasi in omaggio alla scrittrice Mary Shelley e al suo pargoletto Frankenstein. Al riguardo, Tanaka afferma che già nel 2002 provò a coinvolgere una famosa azienda italiana, che rispose però picche. Che ancora una volta, a posteriori, abbia ragione Veronelli, che affermava che il peggior vino del contadino è comunque migliore di qualunque campione dell'industria? Andiamoci cauti, assaggiando intanto il Chianti Classico 2003 del Castello di Bossi (13 euro), dai riconoscimenti di viola, ciliegia, visciola e mora. In bocca è sostenuto ma beverino, fresco ma equilibrato. Anche facile da abbinare, visto il ritorno dell'amatissima fiorentina.

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