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Il Messaggero

Pinot Grigio Felluga “50 anni”: bene sul pesce e sulle carni bianche ... Il 2007 è entrato da poche ore, ed è comprensibile che cominci così come si è concluso, con tanti buoni propositi. Vedremo a che cosa porterà anche in campo enoico, a partire dai primi riscontri tangibili con l'ultima vendemmia, che certo va soppesata con attenzione viste le bizzarrie dell'annata. In ogni caso, per iniziare al meglio, sarà bene avvalersi dei maestri indiscussi, come Livio Felluga: attivissimo e celebrato produttore friulano, ultranovantenne, che esce con alcune bottiglie di un suo Pinot Grigio "50anni" la cui etichetta ripropone quella originaria del 1956 (32 euro, di cui 10 dieci destinati alla Fondazione Francesca Pecorari Onlus). I vini dell'azienda si caratterizzano infatti da sempre per la riproduzione geografica della loro terra, ed è per questo che oggi esiste anche un volume, "50 anni di carta geografica. Storia di un viaggio intorno", a cura di Elena Commessatti (Gaspari editore, pp. 224, 29 euro), che ogni lettore attento non dovrebbe mancare. Il Pinot Grigio, dai toni floreali, minerali, di mela e nocciola, è equilibrato, solido ma fresco, armonico ma dinamico. Degno contraltare, oltre che del pesce, di polli, faraone e conigli al forno o al tegame.
(arretrato de Il Messaggero del 2 gennaio 2007) 

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