Il Messaggero

Primitivo Vigne Vecchie: rosso speziato, morbido ed elegante ... Finalmente tutto il meridione d'Italia sta definitivamente aggiornando i propri dettami al nuovo corso del vino nazionale. Se la Sicilia ha addirittura fatto moda, nel dualismo (e nella sinergia) fra nero d'Avola e syrah, l'Abruzzo e la Campania hanno sfoderato da tempo le armi migliori, dal Montepulciano all'aglianico, dal greco al fiano. Persino il Molise, con la sua tintilia, sta facendo parlare positivamente di sé, nonostante solo adesso intraveda la qualità. Va detto, però, che anche Puglia e Basilicata presentano continuamente risultati di rilievo (come dimostra, per l'appunto, l'ottima "Guida ai vini di Puglia e Basilicata" curata dal Touring, pp. 328, 12 euro, che racconta il meglio dei due territori). Molte cose interessanti arrivano da laggiù, soprattutto quando basate con oculatezza su una sentita autoctonicità. Lo dimostra il Primitivo Vigne Vecchie 2003 (10 euro) del Duca Carlo Guarini, dalla provincia leccese: un rosso intenso, dai ricordi speziati e di confettura di prugna e di frutti di bosco, al palato morbido, pieno e dall'elegante tannino. L'azienda lo consiglia con del maiale macerato con spezie nello stesso vino, poi cotto lentamente al tegame. D'accordissimo.