Il Messaggero

Refosco Titianus di Porcìa e Brugnera per spuntini a base di salumi e salsicce ... Presentata a Verona l'annata 2003 degli Amarone, rivelatasi (come d'altronde ci si attendeva) piuttosto ricca e concentrata, vista anche la condizione climaticamente siccitosa che aveva preceduto quella vendemmia. E' già valso per molte etichette importanti del nostro Paese, che dopo un deludente 2002 hanno poi rivelato caratteri sostanzialmente improntati al caldo torrido che a suo tempo aveva interessato un po' tutto lo Stivale. Un dato che nella fattispecie ha parzialmente contribuito ad uniformare il mondo enoico italiano, sia per quel che concerne i prodotti di nicchia sia i territori tradizionalmente più produttivi del nostro vino.
Era stato lo stesso anche per le Grave del Friuli, riassaggiate recentemente in una kermesse romana legata ai rossi della zona (in Friuli, checché se ne pensi, la produzione rossista sopravanza i bianchi), dove sono stati proposti anche dei 2004 niente male: fra questi il Refosco Titianus dei Principi di Porcìa e Brugnera (11 euro), dai ricordi di viola, ciliegia, frutti di bosco, pepe e vaniglia. In bocca è serbevole, equilibrato e di discreta struttura. Felicissimo con salumi stagionati o su una polenta con salsicce e spuntature di maiale.