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Il Messaggero

“Non facciamo allarmismo, non è detto che quelle sostanze siano cancerogene” ... “Prima di lanciare allarmi per la salute pubblica è bene accertarsi di come stanno effettivamente le cose”. Per Maria De Giacomo, tossicologa del Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma, lo scandalo dei vini sofisticati potrebbe essere qualcosa di “grave a livello commerciale ma, di irrilevante sotto il profilo della salute pubblica”.
Perché si sente di escludere che ci siano dei rischi per la salute delle persone che avrebbero bevuto vino adulterato?
“Prima di tutto occorre chiarire quale sia la reale portata di questa sofisticazione. E poi bisogna vedere come hanno agito e si sono legati tra loro i vari composti chimici utilizzati per alterare il vino”.
Gli inquirenti hanno detto di aver trovato fusti con acido muriatico e acido solforico. Non sembrano essere sostanze così innocue per la salute. O non è così?
“Il problema è stabilire come queste sostanze che, prese singolarmente sono pericolose, si combinano con le altre contenute nel vino e quale è il prodotto finale di queste reazioni chimiche. Inoltre bisogna vedere anche quale è stato l’uso che è stato fatto di queste sostanze nelle due cantine in cui sono state fatte le indagini. Ripeto, non mi sembra il caso di lanciare allarmi per la salute pubblica”.
Neanche i fertilizzanti che pure sono stati scoperti, sono pericolosi per l’uomo?
“Direi di no in generale. Anche in questo caso vale il discorso sugli acidi. Quando si parla di chimica non conta la sostanza di partenza, ma quella che si produce alla fine del processo. Poi c’è un altro fattore che deve essere considerato e cioè la quantità di sostanza pericolosa ingerita e la durata dell’esposizione del soggetto alla stessa sostanza. Per questo dire che le persone che hanno bevuto questo vino rischiano il cancro è quantomeno azzardato”.
Negli ultimi mesi sono stati segnalati nel vostro ospedale casi di intossicazione in qualche modo riferibili al vino adulterato?
“No, nessun caso di questo genere. O almeno nessun caso che sia con certezza attribuibile ad una intossicazione da vino adulterato. Per noi è difficile stabilire quale sia la natura precisa di una eventuale intossicazione. Ma di certo non abbiamo avuto notizie di persone che si sono sentite male a causa del vino”

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