“Dobbiamo attuare l’Ocm vino conservando le identità territoriali che sono l'essenza del nostro patrimonio enologico e quindi dei nostri vini. Ci siamo attivati per fare in modo che l’Italia si avvalga di tutte le possibilità per bloccare la misura proposta dall’Unione europea ed evitare una riduzione troppo sensibile del patrimonio nazionale”: con queste parole, il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia annuncia di aver firmato oggi il decreto che prevede premi ai produttori che chiedono l’estirpazione dei vigneti, per adeguarsi al regolamento emanato dall’Unione Europea lo scorso 30 giugno.
Per l’Italia il plafond stabilito per il triennio 2009-2011 è di 58.435 ettari; ogni singola Regione non potrà estirpare oltre il 10% della superficie a vigneto coltivata nel proprio territorio.
Il provvedimento, frutto anche di un accordo con la Conferenza Stato-Regioni, offre la possibilità ai viticoltori di presentare domanda, con la dichiarazione di raccolta delle uve, entro il 15 settembre di ogni anno agli organismi pagatori per ottenere i premi, decrescenti nel corso degli anni, calcolati sulla base della resa storica del vigneto. Le varietà di uve da vino sono classificate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, in seguito ad un’intesa con il Mipaaf; i requisiti richiesti per presentare le domande e beneficiare del premio sono stati stabiliti dall’Agea.
Il Ministero delle Politiche Agricole ha riconosciuto alle Regioni la possibilità di escludere alcune zone coperte da vincoli ambientali.
Se le domande presentate nell’Unione europea supereranno il plafond stabilito per ogni campagna, la Commissione Europea potrà stabilire ulteriori riduzioni per ciascun Paese.
In Italia, gli ettari coltivati a vigneti sono 730.439: al primo posto, c’è la Sicilia, con 128.000 ettari, seguita dalla Puglia con 105.000, il Veneto con 72.000, la Toscana con 62.000, l’Emilia Romagna con 61.000 e il Piemonte con 55.000 ettari.
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