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DAL 12 AL 15 APRILE

Il mondo dei vini “naturali”, biologici e biodinamici si racconta a pochi passi da Verona

Con “Summa” alla Tenuta Alois Lageder nel cuore dell’Alto Adige, “ViniVeri”, che celebra 20 anni a Cerea, e “VinNatur Tasting” di scena a Gambellara

Se da oltre mezzo secolo, Vinitaly (all’edizione n. 56, dal 14 al 17 aprile a Veronafiere) è l’evento di riferimento internazionale del vino italiano, il momento di business e la vetrina più importante del settore, nell’ultimo quarto di secolo, negli stessi giorni ed a pochi passi da Verona, sono nate kermesse accomunate dal raccontare i vini “naturali”, biologici e biodinamici, diventate ormai una tradizione e bonariamente ribattezzate “L’Altro Vinitaly”.
“Summa” 2024, la storica e pionieristica rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche, sarà di scena il 13 e il 14 aprile alla Tenuta Alois Lageder nel piccolo borgo di Magrè, nel cuore dell’Alto Adige, che la promuove da oltre 25 anni, accogliendo importanti produttori da tutto il mondo: 114 cantine da 9 Paesi che condividono i valori della qualità, dell’agricoltura sana e sostenibile, la passione per la sperimentazione e l’amore per il vino - da Lodovico Antinori a Nino Franco, da Duemani a Badia a Coltibuono, da Benanti a Boscarelli, da Caiarossa a Conti Costanti, da Foradori a Giodo, da Giulia Negri a Nittardi, da Occhipinti a Passopisciaro, da Petrolo a Podernuovo al Palazzone, da La Raia a Toscani, da Pian dell’Orino a Geyerhof, dalla Tenuta di Ghizzano alle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi Gresy, da Maso Martis, da Poggio Cagnano a Salicutti, da Sassotondo alla Tenuta delle Terre Nere, dalla Tenuta di Valgiano a Vistorta, tra le altre, accanto a Peter Jakob Kühn, Ökonomierat Rebholz, Karl Haidle, Tenuta Jurtschitsch e Tenuta Tement dai Paesi di lingua tedesca, o gli Champagne Tarlant e Billecart Salmon dalla Francia - per farli incontrare con importanti per sommelier, ristoratori, giornalisti del settore e pubblico. Oltre alle degustazioni nelle sale storiche di Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, ci sono le degustazioni “Iconic Wine” con i vini di punta dei produttori e “We love Bubbles” sugli spumanti, mentre la degustazione delle “Comete” offre una panoramica sugli ultimi esperimenti in vigna e in cantina della Tenuta Alois Lageder. Il programma è completato da visite guidate alla cantina, ai vigneti e al giardino, e da un’offerta culinaria variegata con piatti preparati da diversi partner gastronomici e dalla Vineria Paradeis, il ristorante biologico della Tenuta. E parte del ricavato è devoluto al Dormizil, il dormitorio per i senzatetto di Bolzano.
Compie 20 anni “ViniVeri” 2024 che, con i vini di oltre 120 vignaioli e prodotti di agricoltori, provenienti da tutta Italia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e Slovenia, che raccontano storie di agricoltura rispettosa della biodiversità, incontri a tema e cene stellate, dal 12 al 14 aprile animerà l’Area Exp di Cerea, a pochi passi da Verona, per wine lovers e addetti ai lavori. Era il 2004, infatti, quando un gruppo di produttori-artigiani decise di aggregarsi come Consorzio ViniVeri, oggi guidato da Paolo Vodopivec, per condividere, per la prima volta in Italia, il proprio percorso, lavorativo e di filosofia di vita, di vera sostenibilità ambientale in agricoltura, la sua applicazione quotidiana sia in vigna che in cantina nel rispetto dei cicli e delle risorse della natura. In particolare, arà proiettato il documentario “Un point c’est Tout!”, grido d’allarme sul deperimento di vigneti e grandi vini nel mondo a causa sia del cambiamento climatico che di una vivaistica viticola di stampo industriale, con l’autore, il vivaista francese Lilian Bérillon; Sandro Sangiorgi guiderà la degustazione “Vini naturali nel tempo” dedicata all’invecchiamento dei vini secondo natura; e si terrà l’incontro-dibattito a più voci dedicato ai 20 anni di ViniVeri, con, tra gli altri, il docente Alma Pierluigi Gorgoni, Vodopivec e i fondatori Giampiero Bea e Fabrizio Niccolaini, il direttore Crea Stefano Vaccari, l’esperto di microbiologia del vino Giacomo Buscioni, e una figura storica nella scoperta e promozione del vino naturale come Roberto Checchetto. Il Ristorante di ViniVeri ospiterà le cene firmate da due chef stellati tra i più rappresentativi testimoni della nuova generazione dell’alta cucina del Centro-Sud: Arcangelo Tinari, chef del Villa Maiella di Guardiagrele, e Caterina Ceraudo, del Dattilo di Crotone. E accanto all’Enoteca ViniVeri, vetrina e bottega, si potranno acquistare anche formaggi, olio, cioccolato ecosostenibile, miele e salumi.
Negli stessi giorni, dal 13 al 15 aprile lo show-room Margraf di Gambellara, accoglierà l’edizione n. 19 di “VinNatur Tasting” 2024, la rassegna di VinNatur, l’associazione guidata da Angiolino Maule, tra le prime e più importanti dedicate ai vini naturali, con oltre 200 vignaioli provenienti da 16 regioni d’Italia e da 7 Paesi d’Europa - Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca - uniti dall’obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze messe in campo per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del terroir. Nella quale torneranno la tasting room per i giornalisti e gli importatori per dialogare con i produttori, le masterclass, il food, con salumi, formaggi, carni, pizza, caffè, cioccolata, birra e la Rete Ostricoltori Italiani, e la musica dal vivo. Tra le masterclass, quelli con l’agronomo Giacomo Buscioni sui “Difetti del vino”, con la wine writer americana Alice Feiring, autore del libro “To Fall In Love, Drink This”, con il professor Nicola Perullo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo su “L’altro modo di sentire il vino”, con il giornalista Gianpaolo Giacobbo in “Apriamo la mente”, e con Samuel Cogliati Gorlier, divulgatore indipendente italo-francese e fondatore di Possibilia Editore, con “Italia contro Francia”. E con il ricavato sosterrà i progetti di ricerca dell’Associazione VinNatur e l’organizzazione di seminari dedicati alla formazione degli associati, e in parte sarà devoluto alla Onlus Progetto Alépé in Costa d’Avorio.

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