Il Mondo

Bollicine a tavola, non solo dopo: in Franciacorta per accoppiare spumante e cibo ... Chi crede ancora che gli spumantisiano il vino da brindisi e del buon compleanno, non sa quel che si perde. Sorseggiare le bollicine a tutto pasto non solo si può, ma anzi si deve, come suggeriscono gli amanti del mangiare bene e del bere meglio. E ora di cominciare, magari complice una serata di luna. Per partire con il piede giusto si può andare a scuola in Franciacorta dove domenica 22 giugno la tenuta Monte Rossa di Bornato organizza corsi abbinando le sue bollicine (da segnalare la riserva Cabochon) a varie proposte culinarie (info 030/7254614). Ma è anche bello provare da soli scegliendo fior da fiore in questa piccola Champagne d’Italia dove si respira grande attenzione alla qualità. L’effetto è il continuo miglioramento dei prodotti, come dimostrano le etichette della Spumanti Berlucchi, più corpose e più interessanti dopo le innovazioni realizzate in vigna (in evidenza la cuvée imperiale Berlucchi brut 1997). Si può andare a colpo sicuro con le bollicine di Bellavista (da gustare Bellavista Franciacorta cuvéè brut magnum) e Contadi Castaldi (ottimo il Saten selezione millesimato), come con quelle della Barone Pizzini (spicca il millesimato Bagnadore I). Tra le belle novità c’è da provare il brut Montenisa: le prime bottiglie franciacortine di Antinori che segnano il debutto personale di Albiera, Allegra e Alessia Antinori. Per restare ancora in zona, il Saten brut Ricci Curbastro ha appena ricevuto l’Oscar dall’Ais per il miglior rapporto qualità prezzo, mentre la cuvée Annamaria Clementi 1996 di Ca’ del Bosco ha ricevuto l’Oscar come migliore spumante ed è anche l’unico vino non francese inserito nella guida Vins du siècle dei migliori vini del mondo.