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Il Mondo

Una guida con 1.300 etichette di 160 aziende: per bere bene in Campania ... Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Antonio Caggiano, Montevetrano, De Conciliis: sono case vinicole che evocano grandi vini campani e rappresentano una scelta sicura anche i meno esperti. Non esauriscono però l’offerta enologica di questa regione, in grande progresso sul fronte della qualità che vale perciò la pena di scoprire. Un aiuto arriva dalla Guida completa ai vini della Campania, realizzata da Luciano Pignataro per le edizioni dell’Ippogrifo (447 pagine, 15) . Una pubblicazione che non ha sponsor alle spalle (e non è poco) e prende in esame 1.300 vini di 160 aziende, rivelando la mano di un giornalista oltre che di un esperto. Pignataro racconta, provincia per provincia, la storia delle azienda, dei personaggi che le conducono e dei vini che producono, questi ultimi giudicati senza peli sulla lingua, con una segnalazione dei migliori attraverso il simbolo delle tre bottiglie e con il suggerimento dei piatti con cui si accompagnano meglio. Interessante anche l’indicazione di ristoranti da provare nei pressi delle varie cantine.
La Falanghina dei Campi Flegrei della cantina Grotta del sole, perfetta sui piatti di mare; il Fidelis Aglianico doc della cantina del Taburno, ottimo a tutto pasto e su formaggi stagionati: o ancora il CmpoRe Fiano di Avellino di Terredora, vino da meditazione: sono alcune delle etichette cui la nuova guida assegna il massimo punteggio.

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