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Il Mondo

Il conto salato di Illva per il vino cinese ... E’ costata cara l’avventura cinese alla Illva di Saronno. Per entrare nel capitale del maggior produttore locale di vini, il Changyu group, la casa di liquori guidata da Augusto Reina avrebbe pagato infatti almeno 18 milioni di troppo, con un sovrapprezzo del 40% rispetto a quanto sborsato tre mesi prima dai dirigenti cinesi nell’operazione di management-buy-out che li ha portati a diventare i maggiori azionisti della società. Per avere una quota del 33% la Illva che è stata affiancata dalla Vitale & associati, ha versato 481 milioni di yuan (circa 44 milioni di euro), mentre i manager del Changyu si sono aggiudicati a fine ottobre il 45% per 388 milioni (35 milioni di euro). Una differenza che ha sollevato negli ambienti governativi non pochi dubbi sulla correttezza della prima tranche di privatizzazione, e rischia di rimettere in discussioni l’attuale assetto proprietario prima che venga assegnato un ulteriore 10% agli americani di Jp Morgan.

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