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Il Mondo

Come ti scopro la vigna … «Controlliamo tutto, tranne con chi lo bevi». Questo lo slogan della Federdoc, la confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani, che si sta impegnando per la tracciabilità del vino doc e per migliorare il sistema di certificazione dei vini Doc e Docg. Attualmente, Federdoc raccoglie il 45% dei produttori di vini doc (28 consorzi e 65 denominazioni) ed è già in grado di controllare 173 milioni di bottiglie (doc) grazie a un investimento di 3,3 milioni di euro. L'obiettivo è quello di offrire una carta d'identità del vino, grazie a un clic. «Federdoc ha due impegni» afferma Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, «da un lato vogliamo tutelare e informare il consumatore che, partendo da uno dei tanti riferimenti presenti sulla bottiglia, può risalire fino al vigneto e fare il percorso inverso. Dall'altro vogliamo migliorare il già buon sistema della certificazione». Alle aziende, invece, viene fornito un ottimo strumento promozionale grazie alla mole di dati statistici che sta affluendo in questa fase sperimentale del progetto.

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