02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Mondo

La forza di seduzione del Nero d’Avola. La cantina siciliana è stata tra le prime a scommettere sul vitigno. E ora lancia una versione smart ... Che sia il celebre Nero d’Avola Rosso del conte, etichetta storica di Tasca d’Almerita. Oppure che si scelga il pluridecorato Cabernet Sauvignon, frutto delle uve che maturano sulle colline del Feudo di Regaleali, nel cuore della Sicilia, che sono anche la culla del raffinato e sempre più elegante Chardonnay: certo è che questa bella cantina siciliana che ha scommesso sulla forza di seduzione del Nero d’Avola quando ancora nessuno ci credeva, rappresenta una di quelle firme del vino che non tradisce mai. Nè riposa sugli allori, proponendo nuove etichette, una più riuscita dell’altra.
Tra queste è il Lamùri, che già nel nome è una promessa di piacevolezza: un Nero d’Avola giovane e facile (ma non per questo poco interessante). Si può bere quando si vuole: al bicchiere in un wine bar o a tavola, allegramente con amici, per accompagnare piatti saporiti. E’ una declinazione più morbida del vitigno principe della regione, che fa parte della linea dei vini innovativi della maison guidata dai Tasca, assieme al bianco Leone d’Almerita, freschissimo e aromatico, fatto con uve Catarratto bianco e un pizzico di Chardonnay. E c’è Chardonnay nelle bollicine della casa: brut millesimato sorprendente (www.tascadalmerita.it). (arretrato de Il Mondo del 29 aprile 2006)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su