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Il Mondo

Mini guida ai rossi per l’inverno ... Dal Barolo Percristina di Clerico al Cabreo dei Folonari fino al Mille e una notte di Donnafugata... La cucina invernale invita alla scelta di rossi di bella struttura, in grado di valorizzare piatti anche impegnativi. Ecco alcuni campioni, noti e meno noti. Partendo dal Piemonte è magnifico il Barolo Percristina di Domenico Clerico, uno dei più bravi produttori di Langa.
Gli amanti dell’Amarone possono provare una giovane etichetta: Le vigne di Turano della cantina Saltari, gioiellino dei Sartori.
In Toscana un Chianti classico conosciuto in tutto il mondo: è l’elegante Castello di Ama, capace di esaltare al meglio il vitigno Sangiovese da cui nasce anche il valido Cultus boni, Chianti classico di stile più moderno della storica Badia Coltibuono.
C’è ancora il Sangiovese, ma in compagnia di vitigni internazionali, nell’Oreno, fuoriclasse della Tenuta Setteponti o ancora nell’ottimo Cabreo di Ambrogio e Giovanni Folonari mentre è in Abruzzo il trionfale Montepulciano Villa Gemma di Gianni Masciarelli.
Tre belle scelte nell’Italia centrale: gli umbri Sagrantino di Montefalco di Caprai e San Giorgio di Lungarotti e il laziale Mater Matuta (Syrah e Petit verdot) di Casale del Giglio. Avvolgente l’Amativo della cantina pugliese Cantele, blend di Primitivo e Negroamaro, mentre in Sicilia è imperdibile il Mille e una notte di Donnafugata, tra le migliori espressioni di Nero d’Avola.
(arretrato de Il Mondo del 19 gennaio 2007)

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