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Il Mondo

Rosso di Montalcino kosher ... Fattoria Scopone... In una terra di vini famosi in tutto il mondo come Montalcino, dove operano aziende dal respiro internazionale, le cantine più giovani fanno fatica a emergere. A meno di possedere qualche carta segreta. La prima è la passione con cui Tessie Baijens Genazzani si dedica all’azienda agricola di famiglia: la Fattoria Scopone, creata con il marito Andrea, professore ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università di Pisa.
La seconda è la capacità tecnica dello staff aziendale unita alla mano e alla sensibilità dell’enologo Graziana Grassini: il suo è un Brunello austero e fresco nello stesso tempo, con un finale lungo e un bel corpo che accompagna importanti piatti di carne e selvaggina. Tra le altre etichette della cantina c’è anche il Rosso di Montalcino nella versione kosher. E cioè prodotto da personale di stretta ortodossia ebraica, secondo regole molto rigide, sotto la supervisione dei rabbini della Orthodox Union di New York, la principale organizzazione internazionale nel campo del riconoscimento dei prodotti kosher (puri). La scelta dei Genazzani di rivolgersi alla Orthodox Union alza sicuramente i costi di produzione, ma facilita la commercializzazione in altri Paesi europei, in Israele e in Nord America, dove osservanti della legge ebraica non hanno mai avuto la possibilità di assaggiare vini di Montalcino (www.winescopone.com).

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