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Il Mondo

Vin santo, moscato e malvasia a nozze con la colomba pasquale ... Colomba, pastiera, pecorelle di pasta di mandorla, cassata siciliana: peccaminosi, come più non si può. È il momento dei dolci di Pasqua. Come accompagnarli? Con un vino dolce, naturalmente, ricco e zuccherino. Vin santo, passito, vino liquoroso, moscato: sono tante le proposte che arrivano dal vigneto italiano.
Meno alcoliche, come il lieve Moscato d’Asti che va benissimo con tutte le paste lievitate, o di maggiore struttura come i Passiti che reggono il confronto con dolci più importanti. Cosa scegliere? Forse l’idea più carina è quella di affidarsi ai produttori della propria zona. Siete in Toscana? Andate sul sicuro con il vin santo, il re dei vini da dessert della regione. Tra le migliori etichette ci sono quelle di Castello di Pomino (Marchesi de’ Frescobaldi), Castello di Ama, Castello di Cacchiano, San Felice.
In Veneto vincono i Capitelli di Anselmi, bianco dolce da uve Garganega. Passando in Liguria ecco lo Sciacchetrà delle Cinque terre firmato De Batté, mentre in Umbria convince la versione passita del Sagrantino (deliziosi il Dulcis di Lungarotti e il Colpetrone).Tra i vini dolci della Campania spicca il Privilegio dei Feudi di San Gregorio, mentre in Sicilia conquistano la scena le ammalianti etichette di malvasia e di zibibbo. Due per tutte: il Ben Ryè di Donna Fugata e il Diamante di Tasca d’Almerita.

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