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Il Mondo

Lo charme in un foulard ... Annodato, attorno al capo di Grace Kelly e Audrey Hepburn è diventato un oggetto cult della classe anni Cinquanta, Sbarazzino, ai callo dì Jackie Onassis fino a comparire spesso al collo di Laura Bush e, talvolta, anche a quello di Hillary Clinton, il foulard è stato poi uno degli accessori dello “stile first Lady d’America”. E non solo. Piace anche al segretario di Stato Condoleezza Rice.
E al di qua dell’oceano, a Parigi, griffe come Hermès hanno costruito buona parte del loro successo proprio su questi scampoli di seta da stringere in un nodo di charme. Adesso, persino uno storico produttore francese di raffinato champagne come il Dom Ruinart ha affidato allo stilista della cravatta Luca Roda il compito di creare un foulard per il collo (meno attraente, ma comunque prezioso) dello champagne.
E Rada ha inventato così un oggetto in grado di sostituire l’anonimo tovagliolo bianco per vestire il collo della bottiglia infilata nel cestello del ghiaccio, affidandosi (per la parte creativa) alla pittrice emiliana Gabriella Marazzi, ex signora Mogol. Il primo Foulard à Champagne è nato così. Al momento, è stato prodotto in poco meno di 9 mila pezzi.

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