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Il Mondo

Cinque rose di Negroamaro ed ecco il vino rosato ... Leone De Castris... Tutto cominciò alla festa per i 18 anni di Salvatore, il padre di Piernicola Leone de Castris, proprietario della omonima casa vitivinicola di Salice Salentino, una delle più belle espressioni dell’enologia pugliese. Era il 1944 gli alleati occupavano la regione, e per il compleanno del figlio, Piero Leone Plantera, avvocato e vitivinicoltore salentino, e Maria Luisa de Castris di Lemos fecero trovare agli ospiti bottiglie di birra adagiate in grandi coppe piene di ghiaccio. I tanti americani invitati puntarono decisi verso quelle bottiglie e... sorpresa... dentro i calici spuntò del vino. “È un rosato di Malvasia nera e Negroamaro coltivato nella mia tenuta delle Cinque rose a Salice. È un vino che facciamo da qualche anno in piccole quantità perché piace molto a mia moglie e alle sue amiche. Finora non l’avevamo mai imbottigliato”, spiegò don Pierino agli ufficiali americani che se ne innamorarono.
E fu così che decollò il Five roses, primo rosato d’Italia: un delizioso libro, Cinque rose di Negroamaro, ne racconta, attraverso la penna di Antonio Massara, la storia difficile e avventurosa, nella drammatica Italia a cavallo dell’armistizio. Profumi fruttati, di buona struttura e freschezza, il Five roses ha ormai 50 anni di onorata carriera e ha visto crescere attorno a sé l’azienda e i nuovi vini. Dal più importante Salice Salentino Donna Lisa, rosso di grande personalità, al più giovane, Messapia, bianco agilissimo e facile da bere ottenuto da uve autoctone Verdeca, passando per il Primitivo del Salento Villa Larena, un rosso da tutto pasto pieno e morbido (www.leonedecastris.com).

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