Il Mondo

Questione d’altezza per la qualità totale ... Agroalimentare. La mela dell’Alto Adige a i formaggi Stelvio e Asiago fanno incetta di riconoscimenti... ...Prima il cibo. Per i gustosi formaggi ci si può rivolgere a Degust, eccellente affinatore; a Luch da Pcei di San Cassiano per lo yogurt cremoso, il sapido Setsas, il delicato Fanes, le ricotte affinate in birra della Vai Pusteria o vini eccellenti della cantina di Alois Lageder... ...La scelta vinicola è imbarazzante per dimensione, qualità, passione dei produttori. Partiamo dal Trentino e da una donna del vino tra le più brave in Italia, Elisabetta Foradori, che coltiva, seleziona e vinifica il Teroldego (di magnifica resa nel Granato vigneti delle Dolomiti), ma anche bianchi come il Myrto. Fra i Trento doc, spumanti con metodo classico (cioè con rifermentazione in bottiglia), si va a colpo sicuro con la riserva Maso Martis. E ottimo è l’Altemasi riserva Graal di Cavit, la coop trentina presieduta da Adriano Orsi che ha contribuito come poche a diffondere la cultura del vino e la formazione dei viticoltori. In Alto Adige, sentori meritevoli esprime il Pinot noir della Hofstätter di Termeno, per esempio nel S. Urbano (guarda caso patrono della caccia, azzeccatissimo è il connubio cacciagione-Pinot noir, pregevole anche nei bianchi. Hofstätter nel 2008 ha inaugurato, tra l’altro, il primo ristorante in cantina della regione. Sempre tra i bianchi, non si sbaglia con etichette come Walch (con il Kastelaz Gewurztraminer), Kofererhof (con il Sylvaner), S. Michele Appiano, Lageder (con il Pinot gris). Ma queste sono anche terre di birra e di grappa. Per la birra, da malto d’orzo puro al 100%, c’è Pustertaler a Villa Bassa; per la grappa c’è Pilzer a Favor che produce con il metodo dell’alambicco a discontinuo per grappe da monovitigno, da Moscato giallo, Traminer, Schiava.