02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Mondo

Campari ora ci crede, acquisizioni in vista ... Sono forti, hanno soldi e ci stanno prendendo gusto: occhio a Campari, si sussurra tra le fila del mercato. Tra le maggiori realtà internazionali del beverage, con un consolidato 2008 di 942,3 milioni, per il 70,5% nell’area spirit, il gruppo Campari è un player pronto a fare shopping sul mercato vitivinicolo. Per esempio nel Nordest, se è vero, come si dice senza trovare conferme, che stia guardando con interesse la Masi. Per ora l’area vino rappresenta il 16,7% del business Campari e comprende l’impegno nella Cinzano (spumanti e vermouth) e le sei aziende riunite sotto il neonato Polo vini Campari, per la prima volta nella classifica. “La nostra strategia è sviluppare un portafoglio di vini italiani di qualità che coprano le regioni più vocate d’Italia”, spiega Gianni Marzagalli, managing director del polo vinicolo. “La creazione all’interno del gruppo di una divisione vino risponde all’esigenza di un approccio dedicato a un settore che ha dinamiche diverse da quelle degli altri marchi in portafoglio. La mission è diventare uno dei principali attori del vino, sia sul mercato nazionale, maturo e competitivo, che sui mercati export, dove vediamo ancora buone possibilità di crescita”. La difficile congiuntura non frena i programmi. “Siamo convinti che la miglior strategia sia perseguire l’eccellenza qualitativa attraverso il controllo di tutte le fasi produttive, dal vigneto alla cantina”, aggiunge Marzagalli. “Solo con un portafoglio di eccellenza diventa possibile presidiare i mercati e coglierne tempestivamente le sfide e le opportunità”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su