Il Mondo

Ospitalità a pacchetti ... Turismo. La tecnologia a supporto del settore: percorsi sul navigatore e chip per gli enoviaggiatori... Si muovono sempre più numerosi, alla scoperta delle prelibatezze gastronomiche e vinicole della Penisola: gli enoturisti, secondo un recente rapporto del Censis, sono in Italia circa in 6,5 milioni e generano annualmente un volume d’affari che sfiora i 2,5 miliardi. Il Veneto è stata la prima regione a intuire le potenzialità di uno sviluppo economico del territorio attraverso la promozione dei prodotti tipici e dei distretti viticoli di qualità. Nel 1966 nella marca trevigiana, venne istituita la prima arteria del vino bianco, dove oggi sorge la strada del Prosecco e vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene: un percorso che si snoda per 120 chilometri e annovera 70 cantine, che è stato arricchito con nuovi anelli tematici alla scoperta delle attrattive artistiche della zona come l’abbazia di Santa Bona e di Follina del XII secolo, i castelli di San Salvatore e Collalto, Villa dei Cedri, dimora signorile in stile neoclassico. In provincia di Treviso si trova anche la strada, nata di recente, dell’asparago bianco di Cimadolmo, che ha ottenuto la denominazione Igp. L’itinerario tocca molte aree naturalistiche, come le Risorgive e le Grave di Papadopoli e siti di interesse storico come i resti romani di Oderzo o la Chiesa dei Templari di Ormelle. “Le 19 strade del vino del Veneto, i cui percorsi saranno presto disponibili sul gps, sono uno strumento straordinario per far conoscere il territorio e le sue eccellenze”, commenta Franco Manzato, vicepresidente della giunta regionale con delega al turismo. “Nel prossimo quinquennio investiremo 70 milioni per promuovere i vini veneti fuori dall’Europa. Sulle bottiglie più prestigiose poi, verrà inserito un chip, che consentirà di visualizzare la storia del prodotto e del vignaiolo”...