Il Mondo

Cibovino ... Quelle vigne costruite dai quattro Muratori... La Giemme filati di Capriolo (Brescia) è l’azienda tessile supertecnologica creata dal padre Giovanni, che rappresenta il core business e la sicurezza economica della famiglia Muratori. Arcipelago Muratori, progetto vitivinicolo che ha preso il nome degli imprenditori lombardi, è la passione, l’avventura e il pizzico di follia di Bruno, Diego, Giuliano e Giorgio, i quattro fratelli Muratori che dieci anni fa hanno lanciato nelle vigne cuore e portafoglio, con l’obiettivo di fare ottimi vini. Sotto braccio a un tecnico della qualità di Umberto Iacono, i Muratori hanno raccolto nel loro Arcipelago quattro aziende, create in altrettante aree vitivinicole diverse, puntando su vini espressione della terra in cui nascono. Dalla Tenuta Villa Crespia, ad Adro, in Franciacorta, dove si producono le bollicine, alla Tenuta Rubbia al Colle di Suvereto in Val di Cornia, in Toscana, specializzata esclusivamente in vini rossi. Dalla Tenuta Oppida Aminea nel Sannio beneventano, in Campania, dedicata ai vitigni bianchi storici della regione, fino alla tenuta Giardini Arimei, nell’isola d’Ischia, da cui arriva un vino da conversazione.
Dunque un viaggio per l’Italia per accompagnare ogni occasione: dall’aperitivo al brindisi, dai piatti di carne a quelli di pesce, ai primi elaborati alle chiacchiere di fine pasto. Qualche etichetta da provare? Tra le sei proposte di bollicine è allegro il Miolo e molto piacevole il Numerozero, chardonnay in purezza a dosaggio zero (e cioè senza aggiunta di liqueur de spedition). Schietto e facile è il Sangiovese Drumo, un buon rosso da sposare con piatti di carne, mentre un bianco carico di sole e di struttura è il Caucino da uve Greco. Chiude in dolcezza lo speciale Giardini Arimei, figlio di uve surmature appassite sulla pianta (www.arcipelagomuratori.it).