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Il Mondo

Cibovino ... Gran vino non mente se la bottiglia è magnum... Non è solo bella e scenografica. La
bottiglia formato magnum (da un litro e mezzo) è anche la casa preferita di un vino importante, perché grazie al rapporto ottimale tra liquido e aria, garantisce la migliore conservazione del prodotto e assicura più longevità. Provate il vostro vino preferito in versione magnum: sarà pure la suggestione di stappare una bottiglia che è un piacere solo a guardarla, ma certo è che al primo sorso si sente una marcia in più. Da che partire? Fermiamoci questa volta tra i rossi toscani delle tre aree produttive più importanti che hanno appena presentato la loro ultima annata sbarcata sul mercato.

Nel Chianti classico è sempre una certezza il Castello di Ama, espressione tra le più felici del suo territorio, come conferma anche il 2006. Ed è notevole anche il Chianti classico 2006 di Badia a Coltibuono, prodotto per di più da uve da agricoltuta biologica. Tra le riserve, sono sempre validi Il Grigio e il Poggio rosso dell’Agricola San Felice, due etichette di punta del polo vinicolo del gruppo Allianz che è presente anche a Montalcino con la cantina Campogiovanni. Tra l’altro, si beve molto bene l’ultima versione del Rosso 2008.

Spostandoci a Montepulciano, è un rosso che piace il Vino Nobile riserva della Fattoria del Cerro, di proprietà della Saiagricola, che opera anche a Montalcino con La Poderina (magnifico il Moscadello da vendemmia tardiva, il migliore della sua tipologia). Da provare, sempre a Montepulciano, anche le proposte di Valdipiatta, Dei, Icario, La Braccesca.

L’annata 2005 del Brunello di Montalcino non è tra quelle che possono dormire a lungo in cantina: meglio stappare alla prima festosa cena tra amici. Molte le scelte vincenti. Tra queste c’è la produzione della cantina San Filippo, una giovane e seria realtà della zona che in una manciata di vendemmia è riuscita a farsi notare tra tante aziende di valore e magari anche di più antico lignaggio.

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