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Il Mondo

Cibovino ... Brindisi in terra sarda... Se è vero che in una bottiglia di vino di qualità c’è l’impegno, la sensibilità e il gusto del suo produttore, allora si capisce perché i vini di Argiolas vadano sempre diritti al cuore di consumatori esperti e no. E’ proprio così. La batteria di etichette di questa azienda sarda, punta di diamante dell’enologia della regione, non tradisce. Dai più facili vini quotidiani come il Fermentino di Sardegna costamolino (bianco fresco e pulito) ai più titolati. Tra questi c’è il campione Turrita: ammiraglia della cantina, rosso elegante da uve Cannonau, Carignano e Malvasia, tra i migliori del mondo nella sua tipologia, da gustare con selvaggina o pecorino sardo stagionato. Ottimo anche il velluto Korem (Bovale+Cannonau+Carignano, che uscirà a Natale in edizione speciale), perfetto per primi e secondi piatti saporiti, mentre i bianchisti possono puntare sull’Is Argiolas, un Fermentino di Sardegna, sapido e avvolgente, che sembra fatto apposta per proposte di pesce o per accompagnare i golosi culturgiones (specie di agnolotti) di patate alla menta. Chi c’è dietro questi vini? Una gran bella famiglia, gli Argiolas, da un secolo alla guida dell’azienda fondata dal patriarca Antonio: fino a 103 anni un esempio di attenzione e di amore per la sua cantina, ormai un tutt’uno con il paese di Meridiana, dove ha sede, nel cuore della campagna cagliaritana. Il bello e la fortuna degli Argiolas è che i valori che hanno ispirato le mosse del fondatore (mancano lo scorso anno), siano gli stessi che guidano i passi di figli e nipoti. A cominciare dalla leggiadra Valentina, vignaiola gentile e impegnata che si occupa del marketing della maison, lavorando a fianco del padre Franco, dello zio Giuseppe, della sorella Francesca (area tecnica), del marito Elia (area commerciale Italia). Tra le linee guida della casa, che ha un patrimonio di 250 ettari vitati e 39 di uliveti, c’è il rispetto della tradizione, ma anche la ricerca, l’innovazione teconologica, il dinamismo. Da qui gli investimenti nella storica sede finalizzati all’accoglienza, il neonato wine bar Argiolas all’areaoporto di Cagliari, le nuove etichette che hanno conquistato gli appassionati al primo assaggio: L’Iselis bianco e rosso. Il primo, da uve Nasco di solito utilizzate per dessert, proposte nella versione secca, il secondo da uve Monica sposate a Carignano e Bovale. Da provare.

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