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Il Mondo

Cibovino ... Lodovico (il rosso), duca di Bibbona... Ma davvero il Lodovico riuscirà a battere la fama e il fascino di due vini cult come il Masseto e l’Ornellaia? In altre parole: davvero quel geniaccio di Lodovico Antinori riuscirà a superare se stesso? Tra gli esperti del settore volano (innocenti) scommesse. In attesa dell’ardua sentenza si stappa un rosso superbo, il Lodovico appunto, frutto della vendemmia 2007 di Cabernet franc e Petit verdot. Intenso, prepotente, fuoriclasse della cantina della Tenuta di Biserno, con la grinta di chi ha voglia di conquistare un posto di diritto alla tavola dei migliori vini del mondo. Esagerazioni? Non è detto. Dal momento che la bella azienda di Bibbona (Livorno) in Maremma, 70 ettari di vigneti piantati nel 2001, è figlia di due signori che in fatto di eccellenza se ne intendono. Lodovico, che dopo aver creato, lanciato e poi lasciato la mitica Tenuta Ornellaia di Castagneto Carducci (oggi di proprietà dei Marchesi de’ Frescobaldi), è tornato anima e corpo al primo amore, questa volta in compagnia del fratello Piero Antinori e con la preziosa collaborazione del cugino Gaddo della Gherardesca, presidente della Tenuta. E la festa è incominciata. Il primo nato è l’Insoglio del cinghiale, Cabernet, Merlot e un pizzico di Syrah, per un rosso che si accoppia alla grande con carni alla brace e la cucina più saporita. Più facile e morbido è il Pino di Biserno, l’etichetta base della tenuta, mentre è più intrigante e ambizioso il Biserno Bibbona, blend di Merlot e Cabernet franc con piccole aggiunte di Cabernet sauvignon e Syrah. Anche questo un bicchiere per intenditori al pari del super Lodovico che completa il pocker di rossi (www.biserno.it).

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