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Il Mondo

Questo calice è meglio del factoring ... Hanno passato l’estate a Porto Cervo, in compagnia delle griffe della moda, esposti come gioielli nell’esclusiva piazzetta del Principe, in una boutique creata apposta per loro. E adesso tocca a Milano. Tutto è già pronto, in via Melchiorre Gioia 45, per accogliere in una speciale cantina show room la batteria di vini della Collina dei ciliegi. Cantina veneta di Grezzana, nel Veronese, creata da Massimo Gianolli, finanziere-imprenditore alle prese con due grandi passioni: da un lato il fàctoring (da 23 anni è alla guida della Generalfinance, atelier finanziario specializzato in casi di finanza in crisi), dall’altro il vino e i progetti enogastronomici che avevano anche ispirato i suoi studi in agraria, interrotti per seguire il progetto factoring promosso dal re Armando (broker assicurativo con il fratello Riccardo). Il primo amore, però, è tornato prepotente alla ribalta con il lancio dell’azienda agricola, partita con la voglia cli replicare tra le vigne il successo conseguito sul tavolo della finanza. Approccio marketing e commerciale innovativo, politica di prezzi attenta, Collina dei ciliegi è operativa da due anni, con i primi dieci ettari di vigneti che tra breve raddoppieranno. La produzione si concentra sui classici veronesi, in particolare Amarone, Recioto e Ripasso che già si sono fatti notare. Al momento sono nove i rossi della cantina che si rivolge esclusivamente al canale horeca, cui si affiancano 4 bianchi freschi da uve Lugana e Garganega Quest’ultimo vitigno si sposa allo Chardonnay in una bollicina metodo Charmat. Ed è solo l’inizio.

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