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Il Mondo

Meglio Eat’s o Eataly? Dipende dai gusti ... Alimentare: sfida nell’alta gastronomia tra nordest e nordovest... Nordest versus Nordovest, il mare della Laguna contro le valli del Cuneese. E una disfida all’ultima specialità, alla miglior delikatessen, quella che vede l’un contro l’altro armati gli imprenditori veneti che si raccolgono dietro al progetto Eat’s e i piemontesi di Eataly.
Eat’s, che ha appena aperto nel cuore di Milano, in galleria del Corso a un passo dal Duomo (all’interno del complesso di shopping deluxe, Excelsior Milano, lanciato dal gruppo Coin), ha alle spalle il gruppo Cm (che fa capo alle famiglie venete Canzian e Menegazzo), ha testato prima il format del food store di alto livello a Conegliano (Treviso), dove aveva già aperto nella primavera del 2009. Per il duo imprenditoriale dietro a Eat’s non è la prima esperienza nel mondo del food: alla Cm fa riferimento infatti la catena di supermercati Smile localizzata nel Nordest. Ma per la verità il core business del gruppo è ben altro e spazia dal calcestruzzo (con la Ilcev) alla produzione e trasporto di aggregati inerti (con Canzian sri e Canzian Logistic), fino all’immobiliare. Per lanciarsi in quest’avventura, che deve molto come modello ispiratore alle esperienze d’oltremanica delle food hall di Harrods o John Lewis, il patron di Eat’s Sergio Menegazzo ha acquisito il controllo della filiera carni: con un allevamento a Contea di Montebelluna. Così come i prodotti del banco pescheria arrivano dalle aste del mercato ittico veneziano di Rialto. Ma adesso Eat’s dovrà battere la concorrenza di un competitor agguerrito e già presente dall’Italia agli Usa, come Eatalay di Oscar Farinetti, che, dopo il primo store a Torino e l’inaugurazione del maxi store di New York (vicino al Flatiron building) alla presenza del sindaco Michael Bloomberg (con previsioni di incassare almeno 50 milioni di euro l’anno), ha aperto anche a Genova (nell’area del Porto Antico, accanto all’Acquario) e Bologna. Senza dimenticare la presenza in Giappone. Anche per Farinetti il business gourmet, che sembra aver sedotto le più eleganti vie dello shopping globale, non è l’unico. O, meglio, non è stato quello con il quale ha costruito una fortuna. Albese purosangue, ex proprietario e fondatore della catena di elettronica di consumo UniEuro, Farinetti ha costruito il concept di Eataly attorno ai prodotti piemontesi di migliore qualità (e non solo quelli). Il marchio riunisce un gruppo di piccole aziende che operano nei diversi comparti del settore enogastronomico: dalla pasta all’uovo langarola all’acqua delle Alpi Marittime, dai vini rossi e dalle carni bovine piemontesi fino all’olio della riviera di Ponente ligure.

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