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Il Mondo

Cibovino. bollicine, grandi rossi e formaggi. per finire, cioccolato ... Una cuccagna sotto l’albero ... Gli irriducibili delle bollicine francesi sono alla caccia delle ultime creazioni d’oltralpe. Come il Mumm millésimé 2004, blend tra pinot nero delle montagne di Reims e Chardonnay della Cflte des blancs: cuvée di grande personalità e freschezza prodotta da una maison che vanta due secoli di storia. Speciali anche il Pommery for You (con dedica personalizzata) in formato magnum e il mitico Dom Perignon vintage 2002, tra i migliori e più cari (in tutti i sensi) vini del mondo. Ma sono in grande spolvero anche i gioielli del vigneto Italia: Giulio Ferrari riserva del fondatore, Anna Maria Clementi di Ca’ del Bosco, il Bellavista riserva Vittorio Moretti. In vista dei brindisi di fine anno si infiamma insomma la battaglia Italia-Francia. Come andrà a finire? Fin qui una certezza: sotto l’albero di Natale wine & food sono i regali preferiti. E siccome siamo bravi cominciamo con un dono che è buono due volte: è infatti un grande Merlot che la cantina friulana Venica ha dedicato agli orfani del Giappone travolto dallo tsunami: 2 mila bottiglie di quel Merlot, battezzato Insieme 2001, sono in vendita a 50 euro l’una, per alimentare un fondo di beneficenza ad hoc.
Una bottiglia di vino è comunque, sempre, una festa. Ancora di più se in versione magnum come la propongono Carla Prospero con la figlia Nadia Zenato con il Rosso Natale La Sansonina, Merlot elegante e carezzevole. Accattivanti sono le confezioni che le maison dedicano alle feste: tra le tante c’è lo “scrigno intenditore Santa Margherita” con due rossi morbidi e versatili, il Malbech Impronta del fondatore e il Pinot nero Kettmeir. Restiamo ancora nel Nordest con l’Amarone riserva 2003 che porta il nome della famiglia Pasqua: corposo, importante, da sorseggiare anche fuori pasto. E Venissa? E un bianco dell’antica vigna murata di Mazzorbo Burano, nella laguna di Venezia, prodotto da Bisol in sole 4.880 bottiglie: è possibile prenotarle attraverso la vendita en primeur. Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si può perfino conquistare una vigna con l’iniziativa “Adotta una Garganega” della Strada del Soave. Per chi va al sodo, rossi sempreverdi: Oreno 2007 di Tenuta Sette Ponti, Sagrantino di Montefalco 25 anni di Caprai, Coevo di Cecchi, Poggio Valente della Fattoria Le pupille, Villa Gemma di Masciarelli, Turriga di Argiolas, Pelago di Umani Ronchi, Taurasi Radici di Mastroberardino. Bicchieri perfetti anche con formaggi superlativi, come quelli proposti da Luigi Guffanti, da cinque generazioni affinatori delle più rare produzioni artigianali. E c’è anche la birra dedicata al Natale: è la Nilel Vanille di Baladin. Esplosione di profumi, in tavola dà il meglio di sé con il cioccolato e i formaggi erborinati. Altro mondo? Quello dei mieli Thun: chi vuole andare alla scoperta può scegliere le confezioni regalo con le varietà in formato 28 grammi: “A una persona amata puoi presentarti con un mazzo di
fiori profumati o con un miele che di quei fiori è il racconto”, sussurra il
produttore Andrea Paternoster.
E un “voyage sensoriel” la proposta di Valrhona: quattro tavolette realizzate con cioccolato da fave di origine geografica diversa, Caraibi, Madagascar, Ecuador e Repubblica Dominicana. E che dire di quella cassaforte di cioccolato firmata Maglio? Frutta ricoperta (imperdibile!), tartufini, scatole di cremini... Infine una tazzina di caffè: dal nuovo barattolo Illy art collection, of course.

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