Il Mondo

È di Domenico Clerico, storico vignaiolo piemontese, il Barolo Ciabot Mentin ginestra che ha conquistato il sesto posto nella classifica dei cento migliori vini del mondo, stilata ogni anno da Wine Spectator. Medaglie a parte, è un grande rosso, intenso e morbido: un regalo top per la tavola delle prossime feste. E non è il solo. Il Barbaresco di Castello di Neive, il Barolo Cannubi di Da Milano, il Barolo Cerequio di Michele Chiarlo o di Boroli, o ancora il Barolo Sarmassa della Marchesi di Barolo sono vini di pregio del variegato vigneto piemontese che è in grado di offrire un arcobaleno di proposte, anche meno scontate (ma desiderabili), come i bianchi da uve Timorasso del bravo Walter Massa. Non è da meno la Toscana con il suo ventaglio di denominazioni che rendono la scelta allo stesso tempo difficilissima e facilissima (perché vista l’elevata qualità non si può sbagliare). Fermandoci questa volta nel Chianti classico, onore al merito va all’annata 2009 di Badia a Coltibuono che vanta anche il miglior rapporto qualità prezzo nella sua regione, secondo la guida de L’Espresso. Per il pranzo di Natale benissimo anche il Chianti classico Le Ellere di Castello d’Albola: un signor rosso che si abbina con i piatti della tradizione italiana. E sono bicchieri super anche i Chianti classici di altre importanti cantine della zona, come Castello di Fonterutoli, Villa Cerna (dei fratelli Cecchi), Castello di Ama, Castello di Brolio, Badia a Passignano, Fontodi, San Felice. Un tuffo in Sicilia? Voilà il sontuoso Rosso del conte, un’etichetta cult della mitica Tasca d’Al- merita, appena premiata con il doppio titolo di migliore cantina dell’anno, assegnato dal Gambero rosso, e di migliore cantina siciliana, assegnato dalla guida Bibenda dell’Ais. Al di là dei palmarès, sono altre ottime scelte il Nero d’Avola Duca Enrico della Duca di Salaparuta, il Nero d’Avola Santa Cecilia di Pianeta, Sàgana di Cusumano, Argille di Tagghia di Centopassi, e il Mille e una notte di Donnafugata.