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Bonomi smette con il vino ... Torna sul mercato la Aeb di Brescia... A distanza di cinque anni dal buyout, Investindustrial si appresta a rimettere sul mercato la Aeb di Brescia, circa 70 milioni di ricavi, produttore di enzimi e coadiuvanti per la vinificazione, un segmento dove è numero uno in Europa. Il fondo guidato da Andrea Bonomi ha affidato il mandato di advisory a Rothschild, che già lo aveva assistito nell’acquisizione del 2007 da Pm & partners e Société générale. Si profila così un nuovo round di m&a con i private equity protagonisti, a testimonianza del fatto che nel settore mid corporate il carnet delle operazioni in corso esprime ancora potenzialità. Entro febbraio verrà predisposto l’information per gli investitori con l’indicazione dei termini per la raccolta delle manifestazioni d’interesse e poi delle offerte. Sotto la gestione di Investindustrial, Aeb è diventata una multinazionale tascabile con stabilimenti in Francia (frutto dell’acquisizione della Oenologie Immele), Spagna, Brasile, Argentina e Sudafrica. Ossia i Paesi che hanno trainato la crescita nell’ultimo biennio (i ricavi sono saliti a ritmi del 10%) mentre il mercato europeo dava minori soddisfazioni. Le nuove frontiere sono Cile e Australia, dove la produzione di vino presenta il trend più forte. Aeb vanta buoni risultati anche negli enzimi per birra, settore in crescita grazie agli accordi con i gruppi Ambev e Sab Miller. Il fondo di Bonomi è entrato nel gruppo di Brescia sulla base di un valore d’impresa di circa 100 milioni a fianco di alcuni co-investitori come la Melpart di Stefano Meloni nonché con il sostegno di Mezzanove capital e di un pool bancario guidato da Intesa Sanpaolo con Bpm, Ubi, Centrobanca, Ikb. Nel bilancio 2010 figuravano ancora 56,5 milioni di debiti a medio termine.