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Il Mondo

Cibovino ... Messer Brunello ... Il gran rosso toscano, un’etichetta che vale 700 milioni ... Avviso riservato agli amanti del Brunello di Montalcino che ogni anno si recano in pellegrinaggio all’anteprima delle ultime annate del grande rosso toscano: in occasione del prossimo Benvenuto Brunello, organizzato dal Consorzio di tutela venerdì 21 e sabato 22 febbraio, facciano bene attenzione a dove metteranno i piedi! Sappiano che si trovano in un territorio prezioso: lo sbarco sul mercato dell’annata 2009 e della riserva 2008 di sua maestà il Brunello (radio cantina sostiene che sono entrambi in gran forma), porta infatti nuova linfa a un brand che vale 700 milioni e ha visto moltiplicare la quotazione nell’ultimo decennio. Turismo enogastronomico, valore della vigna (tra i più alti al mondo), capacità di attrarre investimenti, giro d’affari in crescita (167 milioni nel 2012 per 9,2 milioni di bottiglie), apprezzamento internazionale, soprattutto negli Usa: sono tra i parametri su cui poggia la stima dell’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza (sistema Eri, Economie reputation index) richiesta da Montalcinonews, agenzia comunicazione territoriale. Insomma Montalcino e il suo Brunello attraversano la crisi a testa alta (ma anche a denti stretti), grazie ai suoi vignaioli. Da Biondi Santi e Castello Banfi, che hanno fatto la storia di questo territorio, alle tante affermate cantine come Castello di Romitorio, Donatella Cinelli Colombini, Casanova di Neri, Marroneto, Ciacci Piccolomini d’Aragona, La Poderina, Poggio di sotto, Siro Pacenti, Altesino, San Polo, Mastrojanni, Castiglion del Bosco, Tenuta Col d’ Orcia, Campogiovanni, il Poggione, San Filippo (per citare alcune delle più amate). Eppure, come sempre, vale la pena di andare alla scoperta di produttori più giovani, ancora poco conosciuti, ma per nulla intimiditi dalle maggiori griffe, capaci di regalare belle sorprese. Qualche suggerimento tra i saranno famosi? La Mannella, Poggio Rubino, L’Aietta, La Rasina, Palazzo, Madonna Nera, Col di
Lamo.

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