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Il Nobile di Montepulciano celebra i 50 anni della Doc nel miglior modo possibile, con le “cinque stelle” assegnate all’annata 2015. E si scopre patrimonio del territorio: tra valori patrimoniali, fatturato e produzione vale 500 milioni di euro

Italia
Cinque stelle per la vendemmia 2015 del Nobile di Montepulciano

Il Nobile di Montepulciano celebra i 50 anni della denominazione nel miglior modo possibile, con le “cinque stelle” assegnate all’annata 2015, svelate oggi nella giornata dedicata all’Anteprima 2016, che ha presentato ai media, al pubblico ed ai mercati l’Annata 2013 e la Riserva 2012 del vino poliziano (www.consorziovinonobile.it). “La qualità media dei vini del 2015 è elevatissima. Dopo le malo-lattiche - si legge nelle conclusioni della commissione di assaggio - a livello analitico si rilevano ottimi valori di intensità e tonalità di colore, gradazioni alcoliche medio alte, buona dotazione di polifenoli totali e di sostanze estrattive, acidità e pH medi. All’assaggio i vini presentano colori intensi, ottima espressività aromatica varietale, concentrazione, equilibrio e una trama tannica di pregevole fattura”.
I risultati ottenuti a livello qualitativo, del resto, sono il propellente del “patrimonio” del Nobile, che, tra valori patrimoniali, fatturato e produzione vale qualcosa come 500 milioni di euro. Nello specifico, in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa è il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150.000 euro) e 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante, per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati: il 16% del territorio è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti, 250 viticoltori (sono 90 gli imbottigliatori, dei quali 76 associati al Consorzio), per i quali lavorano 1.000 dipendenti fissi impiegati dal settore vino, a cui se ne aggiungono altrettanti stagionali.
Nel 2015 sono arrivate sul mercato 7 milioni di bottiglie di Vino Nobile, in linea con il 2014, e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano Doc e, seguendo il trend degli ultimi anni, si conferma l’importanza fondamentale dell’export, con una quota destinata all’estero pari all’80% di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale, le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 19% delle vendite al Centro, il 16% di quelle al Nord ed il 17% di quelle al Sud. Per l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania torna a crescere del 3% con il 46% della quota export, e resta il primo Paese per le vendite del Nobile, ma va bene anche la la Svizzera (+7%) che con il 17 % rappresenta uno sbocco sempre più importante. Il dato più significativo arriva ancora una volta dagli Usa, che segnano un + 10% nel 2015 arrivando a rappresentare il 20% dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue, con oltre il 7% delle esportazioni.

Focus - Le donne del Vino Nobile di Montepulciano
A Montepulciano il Vino Nobile non è solo “giovane”, ma anche firmato da donne. Sono sempre di più, infatti, le figure professionali in quota rosa impiegate nel mondo del vino. A partire dalla titolarità delle aziende: sono 16 su 75 associate al Consorzio quelle condotte da donne e 11 quelle cointestate. Un totale di 27 imprese vitivinicole, pari al 36%, che hanno alla direzione una donna. La quota più importante della figura femminile si trova nelle aree commerciale e marketing: in questo caso sono 25 le aziende che hanno delegato a una donna questi ruoli, vale a dire il 33% delle aziende vitivinicole di Montepulciano. Più bassa, ma in crescita, la quota rosa degli enologi. In questo caso sono 7 le cantine che hanno un enologo donna (il 9% del totale). Rispetto a dieci anni fa, la presenza della donna alla guida di un’azienda di Vino Nobile è cresciuta del 15%, di oltre il 50% se si fa riferimento al 1980, anno nel quale è uscita la prima fascetta Docg, conservata proprio a Montepulciano.

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