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Il pensiero è alla vendemmia ma, intanto, arrivano buone notizie sulle quotazioni dei vini Dop del Belpaese, in crescita per i dati Ismea (luglio), letti da WineNews. Brunello, Barolo e Amarone al top tra i rossi, Prosecco Docg e Gavi tra i bianchi

Italia
Il pensiero è alla vendemmia ma, intanto, arrivano buone notizie sulle quotazioni dei vini Dop del Belpaese

Per alcuni è già iniziata, per altri la vendemmia è alle porte, e le attenzioni di tutti i produttori sono concentrate sul vigneto. Ma è interessane anche fare il punto della situazione sul fronte della quotazioni attuali dei vini più importanti d’Italia, realizzata da WineNews sui dati Ismea (aggiornati alla fine di luglio), da cui emerge un quadro generalmente positivo, con l’indice dei prezzi dei vini a Denominazione a quota 156,99 punti (sul dato 2010 pari a 100), in crescita del 9,6% sullo stesso mese 2015, con i bianchi che, nel complesso, con un +17,7%, fanno decisamente meglio dei rossi, in crescita del 2,7%. E se anche i vini comuni in generale sono in terreno positivo, a +1,6% sul 2015, spicca il deciso calo dei vini Igt, a -8,1%.
Sul fronte dei rossi a denominazione, in ogni caso, al vertice c’è sempre la triade Brunello di Montalcino-Barolo-Amarone, con il grande rosso toscano che viaggia sugli 885 euro a quintale (+1,7% sullo stesso mese 2015), il più celebre dei vini piemontesi a 820 euro (+10%) ed il “principe” dei vini veronesi che, dai dati forniti dal Consorzio della Valpolicella, oscilla tra gli 800 ed i 900 euro al quintale. A seguire, a grande distanza, il Barbaresco, a 480 euro a quintale (con un sonoro +35,2% sul 2015), davanti al Nobile di Montepulciano (che oscilla dai 360 e 380 euro al quintale, dati del Consorzio), quindi il Nebbiolo d’Alba, a 285 euro (con un altrettanto robusto 35,7%) e il Chianti Classico, quotato 275 euro a quintale (+8,9%)). A chiudere la “top 10” rossista l’Alto Adige Lago di Caldaro Classico con 187 euro al quintale (+7,2%), il Teroldego Rotaliano a 180 euro (+4,3%), la Barbera d’Alba a 170 euro al quintale (+25,9%) ed il Lago di Caldaro a 162.
Sul versante bianchista, invece, premesso che mancano dalle rilevazioni Ismea le quotazioni dei vini altoatesini che, abitualmente, dominano il borsino delle quotazioni, al top in questo momento c’è il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene a 270 euro a quintale, in rialzo del 20% sul dato di luglio 2015. A seguire Gavi e Cortese di Gavi, entrambi a 250 euro a quintale e a +8,7%, e poi il Trento Pinot Nero a 235 euro, stabile. Con 225 euro a quintale c’è poi il Prosecco Doc (dato sulla variazione non disponibile), poi ancora Piemonte con il Roero Arneis a 170 euro (+13,3%) e l’Asti Moscato a 160, stabile sul 2015. Nella top 10 bianchista anche due vini del Meridione, il Cirò a 138 euro al quintale, anch’esso stabile, e il Marsala, a 134 euro (+16,5), davanti all’Oltrepò Pavese Chardonnay, a quota 120 euro al quintale, in calo, però, del -7,7%.

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