E’ la grande distribuzione a fare la parte del leone nella vendita per i prodotti ittici nei menu delle feste, conquistandosi il 50% della domanda, seguita dalla vendita diretta gestita dai produttori (20%). Meno gettonato il negozio specializzato, a meno che non sia la pescheria di fiducia. Emerge da un sondaggio della Federcoopesca-Confcooperative, da quale emerge anche che il 62% degli intervistati per la cena di magro del 24 dicembre spenderanno fino a 10 euro a persona, mentre il 37% fino a 20 euro.
Anche se quest’anno i prezzi sono tendenzialmente più bassi sul Natale 2011, la voce di spesa per i prodotti ittici per il 44% del campione è quella che continua a pesare di più sul budget; seguono carne (33%) e altri prodotti agroalimentari (13%). Sembrano incidere meno, invece, vino e dolci. Acquisti di pesce italiano che saranno favoriti anche dal decreto che consente di pescare anche nei fine settimana di festa.
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